Il punto interrogativo è d’obbligo, perché da Via della Pisana non è arrivato un comunicato ufficiale, e rendere nota una decisione importante nel pomeriggio del 31 dicembre è singolare. Però a diffondere la notizia dell’approvazione del TSM2, il carosello di impianti destinato a stravolgere il versante settentrionale del Terminillo, sono state fonti autorevoli come Paolo Trancassini, deputato di FDI, ex-sindaco di Leonessa e primo promotore del progetto, e vari esponenti del PD, il partito di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. Il punto interrogativo, quindi, può essere tolto.
Di fronte a scelte importanti come queste è d’obbligo parlar chiaro. Il TSM2 (“Terminillo Stazione Montana 2”) è uno sfascio ambientale gigantesco, una bufala dal punto di vista economico, un tentativo di riportare l’Appennino a 50 o 60 anni fa, quando un’altra generazione di politici progettava impianti che avrebbero stravolto il Gran Sasso, i Sibillini e la Majella.
Per capire la dimensione dello sfascio basta fare una passeggiata nei meravigliosi valloni dove dovrebbero sorgere piste e impianti, e sul crinale destinato a essere scavalcato. E poi immaginare, in questi ambienti oggi integri, 10 seggiovie, 7 tapis-roulant, 37 chilometri di nuove piste, 7 rifugi, 2 bacini per l’acqua necessaria all’innevamento artificiale.
E’ una bufala non parlare del clima, perché le nevicate copiose di questi giorni sono un episodio, ma dal 1958 ad oggi, sul Terminillo la stagione potenzialmente sciabile dura in media un giorno di meno ogni anno.
La bufala più seria è nei conti che accompagnano il TSM2. Bufala sui costi previsti, 50 milioni di euro di cui 20 già impegnati dalla Regione e altri 30 in arrivo da fantomatici privati. Ma basta un’occhiata alle dimensioni del progetto per capire che la spesa totale sarebbe di almeno 100 milioni. Il rischio è di tagliare boschi e sbancare pendii senza nemmeno inaugurare la stazione.
Sono una bufala totale le previsioni di un aumento vertiginoso degli sciatori basate sulla fuga dei romani da Campo Felice e Ovindoli, che restano molto meglio accessibili del Terminillo. E quelle di un numero enorme di nuovi posti di lavoro che hanno convinto i sindacati reatini.
La parte economica del documento si conclude con l’incredibile frase “non si fornisce alcuna garanzia per la veridicità, l’accuratezza e la completezza delle informazioni”. In un paese serio, solo queste parole avrebbero garantito l’immediata bocciatura del tutto. Ma la serietà in Italia è un optional.
Ci sarebbero molte altre cose da dire, mi limito a citarne alcune. La prima è l’aggressività contro le voci critiche (inclusa la mia) che da qualche settimana echeggia sui siti e sui social di alcuni tifosi del progetto. Insulti, minacce e foto di orsacchiotti impiccati non spaventano, ma sono francamente sgradevoli. Persino l’architetto Fabio Orlandi, un altro dei promotori di TSM2, se n’è dissociato pubblicamente due giorni fa.
L’ultima considerazione riguarda il rapporto della sinistra e dell’intera politica italiana con la natura. Qualche decennio fa, una generazione di politici e giornalisti (penso a Stefano Rodotà, ad Antonio Cederna e a tanti altri) ha convinto un Parlamento riluttante a dar vita alla legge-quadro sui Parchi, e ad avviare un modello di sviluppo diverso.
L’afflusso di visitatori delle aree protette in estate e d’inverno, e l’abbandono di stazioni sciistiche come Scanno e Prato Selva (un ecomostro nel Parco Gran Sasso-Laga) dimostrano che il futuro dell’Appennino non sta in progetti ad alto impatto e ad altissimo costo, ma nel turismo sostenibile. Sul Terminillo questo vuol dire restauro degli impianti obsoleti, e poi cultura, escursioni, cammini, sci di fondo, scialpinismo e alpinismo.
Nel programma elettorale del 2018 di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e azionista di maggioranza del governo Conte, si parla della “green economy come una delle direttrici strategiche della nostra azione”, e di “Parchi capaci di attirare nuovi turismi”.
Nell’approvazione del TSM2, il futuro annunciato da queste parole non c’è. Al suo posto compare un enorme, assurdo balzo nel passato. Di questo passo, nei prossimi mesi, la Regione Lazio potrebbe riaprire la caccia al lupo, permettere di fumare nei ristoranti e nei cinema, reintrodurre la legge sul delitto d’onore e abolire quella sul divorzio. Che tristezza.
Assurdo. E questa sarebbe la Regione Lazio che pensa al futuro ? Questo è un progetto che sarebbe stato arretrato e fuori tempo massimo 50 anni fa
Che vergogna per arraffare soldi puliti e renderli sporchi con la complicità di giornalisti manipolatori dell’ informazione si inventano di tutto falsificando la palese verità che sul Terminarlo si potrebbe sciare al max 3…..4 giorni l’ anno. Quei soldi non sarebbe meglio investirli in altre attrazioni innovative turistiche come a Le Deux Alpes ?
Politici sempre più corrotti. Progetti di chi non ama il proprio territorio ma lo usa per il propri tornaconto immediato senza sguardo al futuro. Tu sei un giornalista vero che per di più conosce la montagna a fondo e la ama. Ecco perché ti attaccano e ti criticano. Solo il turismo ecosostenibile deve avere un futuro. Sono austriaca e conosco un po’ la materia… GRAZIE per il tuo prezioso lavoro e per il 2021 mi auguro più ascolto per voci come le tue. Buon anno e Berg Heil!
Premessa: Sono una persona rispettosa della natura e di idee politiche diverse da quella degli attuali governanti. Il progetto peró non é come lo descrivete, anzi l’opposto. Ci sono voluti 30 anni per farlo approvare ed ha passato ogni tipo di vaglio. L’ambiente é stato al centro della discussione e sono state presentate diverse modifiche.
Quello che scrivete sono tipiche notizie false e tendenziose.
La domanda che vi pongo é perché vi abbassate a dire bugie invece di un confronto costruttivo??
Michele ma l’ha letto il parere ? Conferma tutte le osservazioni fatte dagli oppositori del progetto, cancella il collegamento tra Vall’Organo e Cantalice, prescrive la chiusura degli impianti d’estate ed una serie di prescrizioni ridicole ed inattuabili ma che sono la conferma di tutti gli impatti negativi segnalati dagli oppositori.Poi si rilascia un parere favorevole finale in contrasto con tutto quello che c’è scritto sul documento solo perchè la politica ha estromesso i tecnici dal progetto tanto è vero che in maniera assolutamente anomala è firmato solo dal dirigente del Servizio. Quindi chi è che dice bugie ? Fortunatamente non sono rimasti i soldi nemmeno per riqualificare l’esistente, figuriamoci per 10 seggiovie, 7 tapis-roulant, 37 chilometri di nuove piste, e 7 rifugi sui versanti integri che gli ambientalisti chiedono di rispettare. Si auguri che riescano a rifare almeno il vecchio ( Conetto, Cardito …etc etc ) per poter usufruirne quando il meteo, come quest’anno, lo consente.
Purtroppo il Terminillo, come noi tutti sappiamo, é stato mal gestito e distrutto dagli attuali gestori degli impianti, di cui il primo responsabile é stato Formichetti. Gli impianti chiusi, e la mancanza di neve rendono di piú che una stagione con la neve..É preferibile un rimborso regionale per mancanti incassi piuttosto che essere imprenditori della neve.
Se l’approvazione di questo progetto non vi va bene, siate consapevoli che il Terminillo morirà.
Grave errore non fare il collegamento da Cantalice.
Giustissima sintesi. Ormai siamo in mano a mercenari senza scrupoli. Bisogna cacciare questi finti politici sia di destra che sinistra bisogna reagire se no e’ inutile protestare a parole il popolo deve svegliarsi e capire che questa gentaglia la paghiamo noi con le nostre tasse.
In Austria ci sono già schiere di impianti sciistici, di dimensione molto superiore a questi, che avrebbero coperto l’intero Terminillo da Rieti a Cittareale, ma di cosa parla?
Sono d’accordo.
Il coronavirus non ha insegnato niente!!
Questi sono ignoranti in malafede, il coronavirus permette loro di proporre progetti scriteriati proprio con l’alibi della ripresa economica
Grazie di essere puntuale hai un popolo con te lottiamo per un mondo migliore! Nonostante tutto! E non cediamo, fino all’ultimo respiro❤
Mi trova perfettamente d’accordo.Da giorni vengo sbeffeggiata sul sito”amo il Terminillo”per aver espresso la mia opinione,ed i miei post vengono regolarmente rimossi.Ma io continuo a dissentire su questa follia.La ringrazio per le sue parole,le auguro un sereno 2021.Patrizia Santilli.
Concordo con l’analisi.
Ciò dimostra, se ce n’era bisogno… Che non c è una visione Politica. Ma un tornaconto personale di mantenere la Poltrona. Dove sono I Verdi? Che sostengono il governo Regionale Laziale?? Gli pseudo ambientalisti da Salotto… Gli amanti veri della Montagna hanno fatto perecchie dimostrazioni contro quel progetto. Ma a cosa è Servito? Speriamo. Che la Regione Lazio non abbia quei fondi da elargire per quel opera Utopistica.
Condivido ogni virgola, ma perché stupirsi, la piscina insegna. Solo una cosa, nn regge il paragone con i sibillini un’altro mondo un’altro pianeta, basta vedere cosa hanno o stanno realizzando sulla viabilità nelle Marche, e la ns situazione, Colli sul Velino sight.
Ma lei dove vive? Ma é mai stato in Alto Adige? Non mi sembra che abbiano creato alcun danno ambientale anzi hanno reso fruibile la montagna a tutti.
Veramente mi indichi lei se e dove si trovano mai in Alto Adige tutto ciò che è rimasto disseminato in Appennino da decenni : innumerevoli relitti di impianti abbandonati e arrugginiti mai bonificati, sventramenti mai rinaturalizzati, ecomostri fatiscenti in grado da soli di sconvolgere interi paesaggi e mai abbattuti. Dove sono in Alto Adige robe del genere ? E nonostante questa massa di scempi sul groppone, che ancora gridano vendetta, si pensa pure a farne altri.
Più che altro l’hanno tolta a tutti, ma non credo che lei possa capire
Ma dove vive lei veda a Cortina che stanno combinando!basta distruggere le montagne ma quando guarderemo oltre!
Bravo Stefano
Chi scrive il blog probabilmente è a sostegno delle inquinanti auto elettriche le cui batterie gigantesche non sono riciclabili per oltre il 95%.
Le cose bisogna studiarle.
Il TSM è un piccolo progetto da 20 milioni, 4 già spesi da Leonessa, la cui ossatura per oltre l’80% è costituita dalla sostituzione degli ecomostri dismessi da 40 anni.
Buon Anno
Ciao Stefano, Buon Anno e grazie per le tue prese di posizione nette, chiare, documentate e condivisibili.
No alla distruzione dei boschi della Vallonina e a ulteriore sperpero di denaro pubblico.
Il Terminillo è un bene prezioso di tutti e non si può farlo devastare in questo modo.
Bravo Stefano: assolutamente NO al TSM2!
Grazie Giusto 100%
Caro Ardito non condivido neanche una considerazione di quelle da te espresse.
Ammetto che sia in atto un surriscaldamento del nostro pianeta ma come hai potuto constatare quest’anno al Terminillo nevica e potra’continuare a nevicare anche molto. Ho una modesta casa a Piedelpoggio – frazione del Comune di Leonessa – e parlando con il mio vicino di casa che vive stabilmente da 70anni a Piedelpoggio – mi ha raccontato che ci sono state stagioni in cui in pieno Gennaio si poteva lavorare in camicia… con questo voglio dire che nessuno e’in grado di prevedere e stimare con esattezza l’evoluzione dei cambiamenti climatici ed io stesso ricordo (parlando di oltre trent’anni fa’) tanta neve a Leonessa e gli impianti chiusi…. Se come credo la Regione Lazio fara’rispettare con puntualità i vari vincoli ambientali questo progetto rappresenta – al momento – l’unica alternativa di sviluppo per questi territori martorizzati anche dall’ultimo terremoto. Un territorio in cui la viabilità non può certo definirsi un’eccellenza (penso alla Salaria da Roma a Rieti) e che magari – anche grazie al TSM2 – potrebbe essere sviluppata e di certo migliorata. Credo che anche dal punto di vista occupazionale questo progetto possa garantire sviluppo e sostenibilità. Pertanto W il TSM2. Buon 2021 da Lamberto Chiaretti
Se parliamo dello sviluppo economico di un’area depressa il progetto ci potrebbe stare ma la seguente conclusione al progetto stesso è emblematica crea seri dubbi. L’esposizione economica e’ importante, come è importante green economy come una delle direttrici strategiche della Comunita’ Europea ”, e di “Parchi capaci di attirare nuovi turismi”, è da rilevare quindi a chiusura del progetto la dicitura ASSURDA “La parte economica del documento si conclude con l’incredibile frase “non si fornisce alcuna garanzia per la veridicità, l’accuratezza e la completezza delle informazioni”
Mi pongo le domande: “cosa si può fare per bloccare tale progetto?”; “si può ricorrere a una qualche autorità?”; “e se si, chi può farlo?”
Ciò che scrive è sensato. Il problema della nostra montagna, ahimè, è dato dalle persone che la gestiscono. Gente gretta ed ottusa in grado di esprimere una classe politica di spessore simile. Sul clima assolutamente d’accordo. Basti pensare allo scorso anno, quando non è sceso nemmeno un fiocco di neve. Il Terminillo è una montagna meravigliosa che meriterebbe ben altro trattamento, soprattutto d’estate allorché potrebbe diventare oasi di fresco e di svago per grandi città come Roma e Terni. Siamo gente senza speranza.
Quindi sulle dolomitonsonontutti scemi a fare gli impianti e anche in Abruzzo?
Preferite l abbandono che c’è ora?
Articolo assurdo!
Faranno un bello studio di fattibilità eseguito da parenti ed amici,per questo ben retribuiti. Poi passeranno al progetto vero e proprio che costerà una tombola e poi…….si vedrà se rimarranno soldi per attuarlo. Intanto la banda si sarà riempita le tasche. Il sacco d’Italia continua…..
Non si può che condividere. La cultura del dominio economico va affrontata. Mobilitazione per la montagna. Conosco Stefano come autore conosco bene il Terminillo il suo habitat. Sarà distruzione assurda. Resistere per la natura.
Condivido pienamente, il futuro e’ nel turismo ecosostenibile non in progetti distruttivi dell’ambiente.
Grazie Stefano,
credevo che i provvedimenti della Polverini per distruggere le montagne del Lazio fossero insuperabili, ma Zingaretti ce l’ha messa tutta e c’è riuscito!
Esatto….Zingaretti è il super eroe della devastazione ambientale , ma imbattibile nel “greenwashing”…bla…bla…bla…bla…bla 🙂
Perfettamente d’accordo bisogna imparare a vivere la montagna in maniera sostenibile evitando impatti ambientali!
Pensiamo a cosa possiamo fare noi per impedire questo disastro. Uniamoci e facciamo sentire le nostre voci.
Non possiamo accettare tutto passivamente.
Vorrei vedere quale privato investirebbe 20 milioni di euro di tasca propria in un progetto ormai anacronistico e antieconomico alla luce dei cambiamenti climatici che di fatto hanno ridotto a due o tre mesi la stagione sciistica del TTerminillo. La verità è che con i soldi pubblici si banchetta, da sempre. Un esempio è l’incompiuta piscina del Terminillo, costata già 4 milioni di euro, mai aperta e destinata all’abbandono o, nella migliore delle ipotesi, ad essere riconvertita in un centro congressi!
D’accordo in tutto con il Dott. S.Ardito!!!
Dott. Giulio Scoppola (Società Italiana di Montagnaterapia)
Le presenze dei giorni scorsi con zero impianti dimostrano che è possibile altro tipo di turismo. Il Terminillo non deve rivolgersi al turismo giornaliero ma a quello stanziale. Incentivare la presenza per più giorni con facilitaziobi economiche. Gli impianti: basta ripristinare gli esistenti e ricostruire la Est unità alla fiorito
Per realizzare molte di queste opere, si dovrà procedere al mutamento di destinazione d’uso di terre di demanio civico
La richiesta di mutamento deve provenire dagli enti esponenziali dei diritti civici (Comuni o Associazioni Agrarie dove esistenti).
Oltre a questo, è anche necessario il parere paesaggistico del Mibac…..magnate tranquilli
Concordo al 1000% con Stefano Ardito
Se è così allora PD=Lega. Non serve più votare PD. Alla faccia della sostenibilità. La sostenibilità è solo una parola slogan come nelle reclames della Findus.
Il nostro bel Terminillo distrutto dall’ennesimo scempio. Un’altra montagna che ancora riserva aspetti selvaggi devastata da cemento e asfalto. Cosa si può fare per evitare o almeno ridurre il disastro? Qualcuno conosce i dettagli del progetto? Si parla di versante Nord, cosa significa? Il versante Est con i suoi meravigliosi canali si salverà?
Non conosco il progetto. Mi sembra tuttavia una impresa destinata a fallire presto. L’innevamento di questi giorni potrà avere convinto i politici a seguire le sirene degli imprenditori (che sono probabilmente garantiti da soldi pubblici), ma non credo che ci siano molte prospettive di stagioni bianche per il futuro, se non artificiali. Personalmente, sarei per lo smantellamento di tutto ciò che non è efficiente, sicuro e sostenibile, a mio parere la montagna va vissuta con le proprie gambe, con buona pace di chi sale su una ovovia e va a prendere un drink in quota. Purtroppo tralicci e fabbricati in disuso abbandonati da decenni non mancano neanche al nord, ne abbiamo di enormi perfino a Cervinia a rovinare il paesaggio, mentre si continua a realizzarne di nuovi…
Bravo Stefano. Opponiamoci in TUTTI i modi. Non dimentichiamo le manifestazioni degli anni ’80 che hanno fermato la distruzione di Campo Pericoli e delle valli della Laga.
No comment è c’è ancora gente che sostiene Zingaretti
Caro Stefano, complimenti per il tuo documentato e appassionato articolo di denuncia sugli scempi del Terminillo.
Un mio simile pezzo su un simile disastroso intervento progettato pubblicato sul Corsera del 21 marzo 2015, mi fruttò, assieme al direttore De Bortoli, una querela del sindaco di Leonessa, Trancassini, oggi deputato Fratelli d’talia.
Querela che fu archiviata nel 5 settembre 2019
Un mio articolo sul Corriere della Sera del 21 3 2015, riguardante uno scempio meno grave sul Terminillo, mi fruttò una querela del sindaco Trancassini (oggi deputato Fratelli d’Italia) che venne fortunatamente archiviata il settembre 2019.
Teniamolo presente!
Credo, si debba tenere presente che il vero sfascio nel reatino l’abbia fatto il terribile tentativo di trasformare il nostro territorio in area industriale…..fatevi due passi nel nucleo industriale e vedrete ecomostri fatti da orridi capannoni abbondanti che fanno parte di un triste paesaggio a cui forse siamo abituati. Se la vocazione del nostro territorio è turistica è folle non pensare allo sviluppo del Terminillo. È vero che l’innevazione non è costante, ma questo vale per tutta l’Italia. Il Trentino, che della neve ha fatto ricchezza per tutti i suoi abitanti, per molte stagioni è sopravvissuto grazie ad impianti di innevazione artificiale moderni e funzionanti anche a temperature superiori allo 0, e che hanno garantito turismo e benessere economico…. sicuramente più ecocompatibile rispetto al finto sviluppo industriale di cui abbiamo avuto esperienza. Parlare di accessibilità da Roma su Ovindoli e Campofelice evidentemente non ha idea dell’olografia del territorio….insomma bloccare un progetto per la paura del cambiamento è stato sempre un triste leitmotiv della nostra provincia che ha creato solo disoccupazione e fuga dei nostri giovani…. Cosa diversa è vigilare sull’applicazione delle norme anche ambientali a garanzia dell’ecosostenibilita…la paura del cambiamento ha prodotto già oggi catastrofi ambientali nel pieno centro di Rieti….vedasi zuccherificio e viscosa abbandonati da decenni con tutti i loro contenuti inquinanti, e con il blocco di tutti i progetti di riqualificazione in nome di presunti contenuti ambientali. Forse è ora di cambiare ed accettare il cambiamento vigilando, quello si, sul rispetto delle normative ambientali, ma senza preclusioni generiche ed emotive altrimenti saremo destinati a divenire una grossa area residenziale per anziani
Articolo stimolante ed appassionato,che in parte condivido, con visione politica trasversale.
Il gruppo del Terminillo, specie per chi ha il privilegio di vederlo nell’insieme, dall’alto, in tutte le stagioni offre uno scenario molto bello, arricchito dal volo dei grandi rapaci.
Un, limitato, oculato ed ed ecosostenibile sfruttamento sciistico, del fronte a nort/est, quello più costantemente innevato della montagna, offrirebbe oggettive opportunità di rinascita turistica… a patto però di riattivare o smantellare – PRIMA (!!) – la ferraglia abbandonata e deturpante.
Nella natura, bella e curata, ci si va (e si porta denaro) anche quando non c’è la neve.
Direi di non tradcurare di sfruttare meglio e bene anche gli altri 8 mesi dell’anno. Ricordo che da ragazzino, negli anni sessanta, al seguito di mio padre, frequentavo il Lucchini dell’Aeronautica Mitare, era inserito in un contesto vivace e bello in ogni stagione…. non storpiamolo, piuttosto ottimizziamolo. W il Terminillo e Wl’Italia.
Caro Stefano, sembra di essere tornati indietro nel tempo. Davvero incredibile che si possano ancora solo immaginare certi progetti. Si spendono tanti soldi in opere inutili e dannose e solo spiccioli per la tutela. Eppure è la seconda che appartiene a tutti. E che ha un futuro. Rimbocchiamoci le maniche.
Il Trentino Alto Adige e la Val d’Aosta sono tra le regioni più avanzate nel mondo per la tutela ambientale del territorio. E lo fanno grazie agli introiti delle migliaia di sciatori che frequentano quei luoghi. Ogni Euro incassato dagli skipass venduti si traduce in decine di Euro in indotto, molti dei quali vengono spesi per la tutela dell’ambiente e del paesaggio.
Un progetto di questo genere per essere approvato ha necessariamente dovuto una procedura di Valutazione Impatto Ambientale che prevede il confronto con tutti i portatori di interesse. È quello è il momento di impegnarsi per ottenere un risultato e, nel caso di insuccesso, impugnare l’atto considerato errato. Le note di sdegno possono portare popolarità agli autori ma non cambiano le cose.
Che dire di una sinistra che negli anni è diventata sempre più una DC e sempre meno un PCI? Il minimo che possano fare è ripetere gli stessi scempi compiuti allora. Sinceramente mi chiedo dove sia il popolo italiano quando assiste passivamente a questa politica spregevole e come non si sia ancora chiesta la testa (politicamente parlando) di uno Zingaretti che ha più volte dimostrato incapacità, non volendo pensare a malafede
Basta vigilare che i lavori vengano fatti in modo sostenibile, ben vengano. Dara’lavoro ai reatini. C’è posto per tutti: sia per gli sciatori che per gli escursionisti come me
Tranquilli non vi agitate , finirà come la ferrovia , il raddoppio della salaria , il circuito di formula 1, ecc…pappole , balle elettorali. Le casse vuote da sempre rappresentano l’unico baluardo a difesa del territorio.in attesa della prossima …
Parole sante …:))))). Intanto non hanno fondi disponibili nemmeno per rifare gli impianti esistenti, figuriamoci i 10 nuovi,con opere annesse, che sembrano esser stati autorizzati.
Non esiste un modo per bloccare tutto, come ad esempio firmare una petizione, fare manifestazioni?
Ma a prescindere dall’impatto anbientale la domanda alla quale vorrei fosse data dalla politica e da quei grandi imprenditori che sostengono il progetto eh… chi ce li mette i soldi che servono oltre noi con le tasse?? Gli impianti di Terminillo perdono soldi …quelli di Leonessa sono un buco nero… ma nessuno si fa i conti e tutti allegri saltelliamo verso il precipizio
Che tristezza. C’è sempre meno neve sull’appennino’ tranne eccezioni come quella di qiest’anno, e vengono ancora proposte centificazioni per sport invernali che saranno inutilozzate prima ancora delle inaugurazioni e resteranno per decenni quale emblema della ipovisione politica, volendo essere in buona fede
Era l’anno 1973’ per lavoro sono venuto a contatto con degli imprenditori svizzeri di monteceneri, questi imprenditori gestivano impianti di scii in Svizzera gli parlai di Leonessa e del Terminillo per sapere cosi cosa ne pensassero, anzi andammo a cena a roma vicino a porta pia con il sindaco, l’arch.santucci ed il medico bonanni. E cosa strana venne anche Mario foglia che monopolizzo la serata con fiumi,anzi oceani di parole…ne venne fuori che dovevamo fornire una cartografia e loro avrebbero trattato il problema globalmente. Per non farla lunga passo ai risultati.
Per fare gli impianti collegati Leonessa Terminillo sarebbero occorsi molti ma molti soldi che non sarebbero mai stati ammortizzati con un dispendio di energie mega galattiche, il risultato fu che non se ne fece nulla per la viabilità e l’affluenza Calcolata neanche a coprire le spese annuali di gestione, in pratica una remissione continua. Allora forse prevalse il buon senso, e in più non erano organizzati ma muovevano o primi passi gli abruzzesi. Oggi è sarebbe completamente in perdita tutta la gestione……….