Monti Simbruini ed Ernici
IL SENTIERO DI CAMERATA VECCHIA E CAMPOSECCO (PARCO DEI MONTI SIMBRUINI, LAZIO)
Le rovine di Camerata Vecchia, abbandonata nel 1859 a causa di un incendio, sorgono su un crinale roccioso sul confine del Parco dei Simbruini, in vista del confine tra Lazio e Abruzzo. Negli anni gli edifici sono crollati e sono stati inghiottiti dalla vegetazione....
D’INVERNO DA PRATO DI CAMPOLI AL PIZZO DETA (MONTI ERNICI, LAZIO)
Anche se il Monte del Passeggio è più alto di una ventina di metri, il Pizzo Deta (“Pizzo a Dito”) è la cima più imponente e frequentata dell’intera catena dei Monti Ernici. La via normale dal versante ciociaro, che inizia da Prato di Campoli non presente difficoltà,...
DA PERETO AL MONTE FONTECELLESE (MONTI CARSEOLANI, ABRUZZO)
Il Monte Fontecellese, affacciato sulla Piana del Cavaliere e Carsoli, è frequentato dagli escursionisti fin da quando l’Appennino si raggiungeva spesso da Roma in treno. L’itinerario più seguito sale alla vetta da Villa Romana, frazione di Carsoli. La rinnovata...
CON LE CIASPOLE DA CAMPO STAFFI AL MONTE COTENTO (PARCO DEI MONTI SIMBRUINI, LAZIO)
Il Monte Cotento, 2015 metri di quota, è il “duemila” più settentrionale della catena dei Simbruini, e domina l’abitato di Filettino con un ripidissimo versante in parte roccioso. Dall’altra parte, verso la conca e le piste da sci di Campo Staffi, la montagna ha un...
L’ANELLO DI MARSIA E DEL MONTE MIDIA (MONTI CARSEOLANI, ABRUZZO)
Il breve ma interessante itinerario che sale dalla stazione sciistica abbandonata di Marsia al Monte Midia
DA RENDINARA AI MONTI BRECCIARO, CAPPELLO E GINEPRO (MONTI ERNICI, ABRUZZO)
La Val Roveto, che collega la Marsica al Lazio, offre delle escursioni suggestive e in ambiente selvaggio. Una delle più belle tocca via via i monti Brecciaro, Cappello (nella foto) e Ginepro, traversando boschi e conche carsiche di grande suggestione. La segnaletica...
DA CAMPO DELL’OSSO AI CANNAVACCIARI E AL MONTE AUTORE (PARCO DEI MONTI SIMBRUINI, LAZIO)
Il Monte Autore, 1855 metri, è il “tetto” della Provincia di Roma, e un meraviglioso belvedere. La sua brevissima via normale , che tocca la sella e la croce delle Vedute è spesso affollata in tutte le stagioni. Lo stesso vale per la larga vetta rocciosa della...
DALLA SANTISSIMA TRINITA’ AL MONTE AUTORE (PARCO DEI MONTI SIMBRUINI, LAZIO)
L’ordinanza con cui la Regione Lazio vieta agli escursionisti di traversare i confini provinciali ha riportato l’attenzione sul Monte Autore, che con i suoi 1855 metri è la cima più alta della Provincia di Roma. Invece del brevissimo itinerario da Campo dell’Osso, consigliamo lo spettacolare sentiero che sale dal Santuario della SS. Trinità, e permette di osservare la dolomitica e bellissima parete della Tagliata.
IL SENTIERO DEI FIORI E IL MONTE CREPACUORE (PARCO DEI MONTI SIMBRUINI, LAZIO)
Il frequentato e panoramico Monte Crepacuore, 1997 metri, segna il margine orientale del Parco dei Monti Simbruini, e si raggiunge comodamente da Campo Catino. Il Sentiero dei Fiori, che aggira il Peschio delle Cornacchie, traversa delle splendide faggete e offre una bella alternativa alla via normale, che consigliamo di seguire al ritorno. Peccato per i cartelli in abbandono (c’è anche il logo del WWF!) che dovrebbero essere rimossi al più presto.
DAI BOSCHI DEL FOSSO FIOIO AL MONTE TARINO (MONTI SIMBRUINI, LAZIO E ABRUZZO)
L’elegante Monte Tarino, anche se non raggiunge i fatidici 2000 metri, è una meta molto apprezzata dagli escursionisti del Lazio e dell’Abruzzo. Di solito viene salito da Campo Staffi o dal Piazzale della SS. Trinità, per degli itinerari assolati. In estate (e non solo) un itinerario di grande suggestione raggiunge i 1961 metri della cima da nord, traversando i magnifici boschi del versante rivolto al Fosso Fioio. La vetta offre un magnifico panorama.
SULLE CRESTE DI CAMPO CATINO (MONTI ERNICI, LAZIO)
Torna la neve sulle creste dell’Appennino. E la stazione sciistica di Campo Catino, a 1800 metri di quota, è il punto di partenza di un classico e panoramico itinerario, dove occorre avere con sé sia le ciaspole sia i ramponi. Lo dimostrano i numerosi incidenti avvenuti a escursionisti male attrezzati e ai loro accompagnatori improvvisati.