Gran sasso E MONTI DELLA LAGA

DA FORCA DI VALLE AL RIFUGIO ORAZIO DELFICO

DA FORCA DI VALLE AL RIFUGIO ORAZIO DELFICO

Il piccolo rifugio Orazio Delfico, dedicato al primo esploratore (nel 1794) del versante teramano del Gran Sasso, offre uno straordinario panorama sul Paretone del Corno Grande, e si raggiunge con una piacevole escursione da Forca di Valle. Il rifugio, utilizzato in passato dai pastori, è stato ottimamente restaurato dai soci del CAI di Isola del Gran Sasso. Il sentiero, grazie all’esposizione e alla quota, è percorribile per gran parte dell’anno.

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DA CAMPO IMPERATORE AL PIZZO D’INTERMESOLI

DA CAMPO IMPERATORE AL PIZZO D’INTERMESOLI

Il Pizzo d’Intermèsoli, la vetta più alta del Gran Sasso fuori dai due Corni, domina la Val Maone con i pilastri della parete Est, percorsi da vie di arrampicata impegnative. La via normale utilizza invece un pendio faticoso e monotono, dove occorre fare attenzione a non far cadere pietre. Oltre alla quota e all’isolamento della cima, emozionano l’ambiente solitario, i panorami, e i camosci che si lasciano vedere intorno alla cima.

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DA FONTE VETICA AL MONTE CAMICIA

DA FONTE VETICA AL MONTE CAMICIA

Noto tra gli alpinisti per la sua parete Nord, il Monte Camicia si raggiunge senza difficoltà per il sentiero che inizia dalla pineta di Fonte Vetica, su Campo Imperatore. Il percorso, a tratti monotono, è reso emozionante dalle stelle alpine della Sella di Fonte Fredda, dai camosci, e dalla cresta dove ci si affaccia (attenzione!) sul grande vuoto della Nord. Dalla cresta che sale al Tremoggia si scopre il Dente del Lupo, un torrione di roccia friabile che offre uno degli ostacoli più arcigni ai collezionisti dei 2000 appenninici.

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IL RIFUGIO PANEPUCCI E IL MONTE SAN FRANCO (GRAN SASSO)

IL RIFUGIO PANEPUCCI E IL MONTE SAN FRANCO (GRAN SASSO)

Una vetta frequentata e con un panorama inconsueto, un itinerario con un dislivello contenuto e che si svolge per la prima parte tra i faggi. A questi tradizionali motivi per salire al Monte San Franco si aggiungono la recente sistemazione e l’apertura nei weekend del rifugio che ricorda Antonella Panepucci Alessandri. La cresta dei Coppi, anche se elementare, offre un percorso divertente.

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IL CORNO GRANDE PER IL GHIACCIAIO DEL CALDERONE

IL CORNO GRANDE PER IL GHIACCIAIO DEL CALDERONE

In piena estate il Ghiacciaio del Calderone, che è il più meridionale d’Europa, si riduce a qualche lingua di ghiaccio fossile nascosta sotto alle pietraie. In primavera invece, questo spettacolare pendio circondato dalle quattro vette del Corno Grande offre un facile, meraviglioso e frequentatissimo itinerario alpinistico verso la cima più elevata dell’Appennino. Sono necessari la piccozza e i ramponi, consigliato il casco. Che follia non aprire la cabinovia, almeno nei weekend!

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