In estate pochi salgono al Monte Infornace, la cima di 2469 metri che si alza a ovest del Prena, e di cui ripete le forme. Il Canalone di Fonte Rionne, affacciato su Campo Imperatore, in estate conserva degli enormi blocchi di ghiaccio perenne, e costringe a un’arrampicata impegnativa. Alla fine dell’inverno e a primavera, con neve abbondante, offre una salita facile ma di eccezionale bellezza. Attenzione ai piccoli crepacci che si possono aprire sul pendio. Consiglio di partire prestissimo, e di informarsi in anticipo sull’apertura o meno della strada.

Dislivello: 750 m
Tempo: 5.30 ore a/r
Difficoltà: F/PD, pendenze fino a 45°

Periodo consigliato: marzo e aprile

Da Santo Stefano di Sessanio si segue la strada, solitamente aperta in questa stagione, che raggiunge Campo Imperatore di fronte al lago e al rifugio Racollo (1568 m).
Dal termine della strada si incrocia quella che traversa Campo Imperatore, e si prosegue sull’altopiano, in direzione dell’Infornace e del grande impluvio che lo incide. Il vero e proprio canalone da qui non si vede. Al termine della traversata, accanto a un pluviometro (1700 m, 1 ora) si entra in un vallone affiancato da pendii ghiaiosi o innevati e si inizia a risalire il canalone lasciando a destra la Fonte Rionne.
Nel primo tratto il pendio è ampio e coricato, poi il canalone si stringe e diventa più ripido. I torrioni che incombono sul solco creano un’atmosfera selvaggia. A due terzi della salita si raggiunge una conca (2250 m circa) ai piedi di una parete verticale.
Qui si tralascia l’invitante pendio di sinistra, e si continua nel ramo di destra del canalone, che diventa più stretto e nell’ultimo tratto è abbastanza ripido (40/45°). Usciti su una spalla si raggiunge verso sinistra la vetta (2469 m, 2.30 ore). Si scende per la stessa via (1 ore fino alla base, più 1 ora per riattraversare l’altopiano).