
ROMA, IL CAI E LA COMUNITA’ EBRAICA RICORDANO I SOCI EPURATI NEL 1939
Lo storico incontro tra il CAI (di Roma e nazionale) e la Comunità Ebraica, in memoria dei soci epurati nel 1939 dal regime fascista
Lo storico incontro tra il CAI (di Roma e nazionale) e la Comunità Ebraica, in memoria dei soci epurati nel 1939 dal regime fascista
La mia intervista a John Hunt, capo dela spedizione britannica che nel 1953 ha compiuto la prima ascensione dell’Everest. Un militare, un organizzatore, un alpinista molto forte. Un uomo che, nel 1944, ha dato un contributo alla liberazione dell’Abruzzo e dell’Italia.
Le “leggi razziali”, volute da Mussolini nel 1938 per cementare l’alleanza dell’Italia fascista con la Germania di Hitler, restano una vergogna e una ferita profonda nella nostra storia. A seguito di questi provvedimenti, i soci ebrei (“non ariani” nell’orrida terminologia del tempo) sono stati espulsi (anzi “epurati”) da quello che all’epoca si chiamava Centro Alpinistico Italiano.
La mia analisi sulle regole, non sempre sensate, imposte da alcuni Parchi nazionali italiani a escursionisti e alpinisti. Una riflessione che mi sembra importante quando i Parchi d’Abruzzo, Lazio e Molise e del Gran Paradiso festeggiano i loro 100 anni di vita, e quello americano di Yellowstone (il primo del mondo) celebra i 150.
Una comoda camminata sulle tracce di Leonardo da Vinci, da Fiesole alle storiche cave di Maiano, la cui pietra è stata usata per molti monumenti di Firenze.
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