Una delle cascate più spettacolari della Laga scroscia nell’angolo più remoto del Bosco Martese, ed è alimentata dalle acque, abbondanti al disgelo, che scendono dal Pizzo di Moscio e dal Pizzo di Sevo. Fino a luglio la Cascata della Morricana, alta una quarantina di metri, è tra le più spettacolari dell’Appennino.
Nei pressi del Ceppo, dove un accogliente rifugio ha ripreso a funzionare nell’estate 2020, merita una sosta il monumento che ricorda la battaglia del 1943 tra i partigiani della zona e le truppe tedesche.
La lunghezza della camminata si riduce notevolmente se si percorre interamente o per un tratto in auto la strada sterrata del Bosco Martese. Per far ciò è necessario un permesso, da ritirare al rifugio, al camping o presso un chiosco alla fine della strada.

Dislivello: da 240 a 340 m
Tempo da 1.45 a 4.45 ore a/r
Difficoltà: E

Il piazzale del Ceppo (1334 m), affiancato dal nuovo rifugio omonimo, si raggiunge per lunghe e tortuose strade asfaltate da Rocca Santa Maria, Valle Castellana o Acquasanta Terme. Un breve tratto in auto porta a un camping e a uno slargo (1356 m), da cui iniziano due strade sterrate chiuse al traffico. Il chiosco che rilascia i permessi è subito prima.
Si segue la strada di destra (segnavia 333 e TA), che s’inoltra nel Bosco Martese, traversa alcuni fossi e raggiunge il piccolo rifugio del Baciletto (1360 m, 0.45 ore). La sterrata continua in piano, diventa più scomoda e fangosa, ed entra nella zona dove cresce l’abete bianco.
Dalla fine della strada (1370 m, 0.45 ore), a 5,5 km dalla partenza, si segue un sentiero (ancora segnavia 333 e TA) che sale a mezza costa tagliando dei ripidi pendii, entra nel vallone del Fosso della Seccinella, traversa due ruscelli e si affaccia sul Fosso di Valle Castellana in vista della Cascata della Morricana.
Un sentierino porta alla base della cascata (1600 m, 1 ora). Si può proseguire sul sentiero verso un rifugio di pastori e un belvedere sulla Cascata alta della Morricana. Al ritorno occorrono 0.45 ore fino alla strada, e 1.30 ore da qui al punto di partenza.

Stefano Ardito Sentieri del Parco Gran Sasso-Laga (Iter, 2020)

Stefano Ardito Guida alle meraviglie sconosciute d’Abruzzo (Carsa, 2020)