Il piccolo rifugio Orazio Delfico, dedicato al primo esploratore (nel 1794) del versante teramano del Gran Sasso, offre uno straordinario panorama sul Paretone del Corno Grande, e si raggiunge con una piacevole escursione da Forca di Valle. L’edificio, lo storico rifugio del Fontanino dei pastori, è stato ottimamente restaurato dai soci del CAI di Isola del Gran Sasso.

Dal 2016 il lavoro è stato proseguito da un gruppo di amici coordinato da Michele Di Nicola. Grazie al loro oggi il rifugio (in realtà un bivacco) è un gioiello, perfettamente attrezzato e dotato perfino di una piccola biblioteca di montagna. L’ultima novità è un faretto che indica la posizione della costruzione per chi sale da Fano a Corno dopo il tramonto. I posti-letto all’interno sono soltanto tre, ma in estate si possono piazzare una o più tende sul prato.

A causa della quota, e dell’esposizione al sole, il sentiero che sale da Fano a Corno può essere quasi sempre seguito anche in pieno inverno, utilizzando se necessario le ciaspole nell’ultimo tratto. Richiedono attenzione, però, i tornanti e il traverso sopra al valico di Vena Pecorale, che con neve dura richiedono l’uso di piccozza e ramponi. Se la neve è molta e instabile, invece, è bene non proseguire, e ammirare lo spettacolo del Paretone dal crinale di Pianalunga. 

Nei pressi della costruzione si nota il tracciato di una strada costruita in discesa dal Piano del Laghetto, e che avrebbe dovuto collegare i Prati di Tivo con Isola del Gran Sasso. Il progetto, che avrebbe un impatto ambientale spaventoso, è stato recentemente ripresentato. Il sentiero dal paese al rifugio, grazie all’esposizione al sole e alla quota modesta, è percorribile per gran parte dell’anno.

Dislivello: 620 metri
Tempo: 3 ore a/r
Difficoltà: E

Periodo consigliato: tutto l’anno

Da Ornano Grande, sulla strada che collega il casello di Colledara-San Gabriele della A24 con Montorio al Vomano, si imbocca la strada per Forca di Valle, che si raggiunge dopo aver toccato le case di Vico. Si parcheggia accanto alla parrocchiale di San Giorgio (808 metri, a 3 km da Ornano Grande).
Si può arrivare anche da Isola del Gran Sasso per la strada che tocca Fano a Corno e Cerchiara. Di fronte alla chiesa, una lapide ricorda Paolo Verzilli, uno degli studenti uccisi dal terremoto del 2009 a L’Aquila.
Di fronte alla chiesa si imbocca una ripida strada asfaltata che sale a uno slargo e poi un bivio con croce metallica e cartelli (875 metri). Ci si tiene sulla carrareccia di sinistra (segnavia 103), si va a destra a un bivio e si continua superando delle ripide rampe alternate a tratti più dolci.
Si va a destra ad altri due bivii indicati da cartelli. Superata la sorgente Peschio della Fonte (1112 metri), che sgorga sotto a un masso, si sale al valico di Vena Pecorale (1205 metri, 1 ora), ottimo belvedere. Da qui, verso sinistra, si può raggiungere in pochi minuti lo spettacolare crinale erboso di Pianalunga, dove si può concludere l’escursione.
Il sentiero prosegue a mezza costa su terreno argilloso e ripido, si alza con due svolte e raggiunge un profondo fosso. Più avanti ci si affaccia su dei terrazzi di pascoli, e si sale per questi toccando un abbeveratoio.
Raggiunta la strada che scende dal Piano del Laghetto, e che avrebbe dovuto collegare i Prati di Tivo con Forca di Valle, la si segue fino al rifugio Orazio Delfico (1428 metri, 0.45 ore), altro meraviglioso belvedere. In discesa occorrono 1.15 ore fino a Forca di Valle.