Se il Paretone del Corno Grande è la muraglia rocciosa più alta dell’Abruzzo e dell’intero Appennino, la parete Nord del Camicia, salita per la prima volta nel 1934 dagli abruzzesi Bruno Marsilii e Antonio Panza, è senz’altro la più severa e impressionante.

La muraglia, ben visibile dalla A24, fa da sfondo all’abitato di Castelli. Il sentiero che ne raggiunge la base è accessibile a tutti gli escursionisti, conduce nella conca del Fondo della Salsa, il selvaggio anfiteatro alla base delle rocce, dove scendono al disgelo delle altissime cascate.

Un monumento e una lapide ricordano il giovane alpinista aquilano Piergiorgio De Paulis, precipitato dalla parete nel dicembre del 1974, mentre tentava con due compagni la prima salita invernale della Nord. Oltre il monumento e il termine del sentiero segnato, la stretta forra alla base della parete è molto esposta alle cadute di sassi. Meglio evitarla!

  • Dislivello: 350 metri
  • Tempo: 1.45 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Quando andare: da giugno a fine ottobre

Dal centro storico di Castelli si segue la strada per Rigopiano. Superati il Convento di San Francesco, la Scuola di Arte Ceramica e le case di San Rocco e di San Salvatore, la strada oltrepassa un prato con tavoli da pic nic, entra nel bosco e piega a sinistra. Sulla destra, un tabellone del Parco indica l’inizio di una carrareccia (770 metri, 4 km dal paese). Si può arrivare fin qui anche da Farindola e Rigopiano lungo la pedemontana, o da Fonte Cerreto, Santo Stefano di Sessanio o Castel del Monte per Campo Imperatore e il Vado di Sole.

A piedi si imbocca la carrareccia (segnavia 245 e del Sentiero dei Quattro Vada), che sale dolcemente in una fitta faggeta dalla quale si intravvede la parete del Camicia, scavalca una selletta e scende a una captazione dell’acquedotto che rifornisce Castelli. Qui il terreno diventa più scomodo e la parete inizia a incombere dall’alto sul sentiero.

Il tracciato sale ai piedi di un grande masso, traversa il fosso roccioso che scende dal Fondo della Salsa, e poi sale sulla destra (sinistra orografica) di questo, in vista delle rocce della parte centrale della parete e del Dente del Lupo e dei vicini torrioni che incombono da sinistra.

Dove la pendenza diminuisce, su un cocuzzolo roccioso, sorge il monumento in ceramica che ricorda Piergiorgio De Paulis. Poco oltre sono una targa metallica affiancata da chiodi e cordini (1100 metri, 1 ora) e un altro monumento che ricorda un pilota precipitato nella zona insieme al suo aereo.

Qui il sentiero percorso si innesta sul percorso principale del Sentiero dei Quattro Vadi, che conduce a sinistra verso la Fonte dei Signori, e a destra verso il Colle delle Nozze e il Lago di Pagliara. Oltre i monumenti inizia il vero e proprio Fondo della Salsa, la selvaggia forra ai piedi della parete Nord del Camicia, verso la quale precipitano delle spettacolari cascate. Proseguire in questo tratto, però, è pericoloso a causa delle frequenti cadute di sassi. La discesa per lo stesso itinerario richiede 0.45 ore.