L’Aquila, Sezione del CAI, Via Sassa 34, mercoledì 14 dicembre ore 10

Quest’anno la Giornata Internazionale della Montagna si è allungata, ma ne è valsa la pena. Mentre L’Aquila era battuta da una pioggia incessante, ho avuto il piacere e l’onore di condurre un doppio evento organizzato dalla Sezione dell’Aquila del Club Alpino Italiano nella sua sede di Via Sassa.
La prima parte dell’incontro è stata dedicata alla nuova Carta dei Sentieri del Gran Sasso, appena pubblicata con la collaborazione dell’Università e della Cassa di Risparmio dell’Aquila. Nella seconda parte si è parlato del Sentiero Italia CAI, il percorso di 7.000 chilometri che attraversa le Alpi, l’Appennino, la Sicilia e la Sardegna.
Alla fine dell’incontro è stato firmato il contratto tra l’USRA, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila, e l’impresa appaltatrice per il ripristino del Sentiero Italia nei 125 chilometri che separano Popoli da Campotosto attraverso il Gran Sasso. Un intervento finanziato dal Fondo Complementare del PNRR, e che è nato grazie al CAI e che verrà realizzato con la sua collaborazione.
Dopo il presidente Vincenzo Brancadoro, gli interventi di Roberto Cipollone, prorettore dell’Università dell’Aquila e di Roberto Marotta della Fondazione CARISPAQ hanno testimoniato del profondo rapporto del CAI con la città. Il professor Alessandro Marucci e il ricercatore Mattia Iannella, esponenti del Soccorso Alpino e del CAI, hanno raccontato il lavoro per la realizzazione della Carta.
Quattro giovani del Servizio Civile Universale hanno esposto i dati di un rilevamento su migliaia di escursionisti in partenza da Campo Imperatore nell’estate 2022. Gli interventi di Alfonso Calzolaio e di Luciano Di Martino, direttori dei Parchi nazionali del Gran Sasso-Laga e della Maiella, e del vicepresidente generale del CAI Giacomo Benedetti, hanno portato l’attenzione sul Sentiero Italia.
Le parole del direttore Salvo Provenzano e dell’architetto Andrea Calzetta dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila hanno preceduto la firma del contratto tra l’USRA e la Co.Ve.Ma. di Castelfranco Emilia. I lavori inizieranno nella tarda primavera, per concludersi in tre anni. Saranno installati tabelle, cartelli e gradini, ponticelli e canalette di scolo dove necessari, verranno sistemati fontanili e muri a secco. Un intervento speciale riguarderà il rifugio Garibaldi.