Nel novembre del 2020, dall’Appennino Tosco-Emiliano, si è diffusa una notizia che ha fatto scalpore in Italia e in Europa. Sul Passo della Croce Arcana, 1675 metri, al confine tra le province di Modena e di Pistoia, sono state registrate raffiche di vento a 270 chilometri all’ora. Tutti i frequentatori della zona sanno che il vento, su questi crinali aperti verso nord, può soffiare con particolare violenza. Ma quel numero – 270! – ha stupito molti, e fatto paura a qualcuno.

In realtà, in condizioni normali, il Passo della Croce Arcana è una meta frequentata dagli escursionisti tutto l’anno, sia con partenza da Cutigliano e dalla Doganaccia, in Toscana, sia da Ospitale e dalla Capanna Tassoni sul versante emiliano. La strada sterrata che sale da nord, lunga 4,5 chilometri, offre un percorso perfetto a chi oggi utilizza le ciaspole o gli sci.

Se le condizioni della neve lo permettono, il sentiero indicato dai segnavia 415 offre un percorso più diretto, tagliando i tornanti della strada. Dopo l’uscita dal bosco, una comoda salita e un tratto in piano portano al Passo (nella foto), da cui appaiono i monti dell’Abetone, le colline di Lucca e il Mar Tirreno. Se il vento lo consente, si può prolungare l’escursione sul crinale, in entrambe le direzioni. In questo tratto però, se la neve è gelata, i ramponi sono più utili e sicuri delle ciaspole.

  • Dislivello: 360 metri
  • Tempo: da 1.45 a 2.45 ore a/r
  • Difficoltà: WT1
  • Quando andare: da dicembre ad aprile (in estate è un’escursione T)

Da Fanano si sale in auto alla frazione di Ospitale (996 m), da cui la strada prosegue a larghe svolte, e poi in una fitta faggeta, fino alla Capanna Tassone (1317 m) e al vicino rifugio Spigolino. Entrambe le strutture, d’inverno, sono normalmente aperte solo nei fine settimana. Se la strada non è stata spazzata dalla neve occorrono da 1 a 1.30 ore in più.

Oltre i due rifugi si va a piedi, e si può scegliere tra la strada, normalmente spazzata dalla neve e dove non sono necessarie le ciaspole, e il sentiero segnato che la interseca cinque volte. La scelta dipende dalle condizioni della neve, che a volte sul sentiero richiede l’uso dei ramponi. Di solito anche questo tracciato è percorso da una comoda pista.

La salita si svolge in parte in un bosco di abeti, e per altri tratti tra i faggi. Dopo l’area da picnic del Pian del Butale (1510 m), a sinistra per chi segue la strada e a destra per chi utilizza il sentiero, il sentiero supera una rampa più ripida delle altre e ritrova la strada al limite del bosco. Da qui la strada sale a destra, ai piedi dei ripidi pendii della Vista del Paradiso, mentre il sentiero, dopo un fosso, sale direttamente indicato da pali di legno.

L’ultimo tratto, quasi in piano, porta alla larghissima spianata del Passo della Croce Arcana (1675 m, 1 ora per il sentiero, 1.30 ora per la strada), indicato da una grande croce, e da cui ci si affaccia sui monti dell’Abetone e i boschi della Valle della Lima. Subito prima del valico, a destra, una targa ricorda la Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza. Dall’altra parte è un vistoso monumento degli Alpini, sormontato da un’aquila e affiancato da due cannoni. La discesa richiede 0.45 ore per il sentiero e 1.15 ore se si segue la strada.  

Se il vento lo permette, vale la pena di salire brevemente verso destra fino a un primo dosso e poi alla Vista del Paradiso (1704 m, 0.30 ore a/r in più). Verso sinistra si può salire a un dosso (1731 m) dove arrivano gli impianti di risalita di Cutigliano, ed eventualmente proseguire, tagliando i pendii del Monte Spigolino, verso il Passo della Calanca, il Lago Scaffaiolo e il rifugio Duca degli Abruzzi (1794 m, 2 ore a/r circa). Per entrambe le deviazioni sul crinale, però, sono spesso necessari i ramponi.