Il Santuario della Verna, tra le valli del Tevere e dell’Arno, ha avuto un ruolo importante nella vita del “Poverello” di Assisi. L’8 maggio 1213 il conte Orlando da Chiusi donò a Francesco e ai suoi seguaci la rupe e il bosco che la circonda. Un anno dopo il Santo visitò per la prima volta la montagna, dove sorse la chiesetta di Santa Maria degli Angeli. La Chiesa Maggiore (o Basilica) risale al 1348.

Quasi un secolo prima, nel 1263, era stata consacrata la Chiesa delle Stimmate, l’angolo più venerato del complesso. E’ Dante, nel Canto XI del Paradiso, a raccontare che “nel crudo sasso tra Tevere e Arno / da Cristo prese l’ultimo sigillo / che le sue membra due anni portarno”.

Oggi, accanto a migliaia di fedeli e turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, la Verna accoglie gli escursionisti e i pellegrini impegnati sulla Via di Francesco, che si dirige a sud verso Assisi, Greccio e Roma.

La camminata più classica che inizia dal Santuario segue il crinale roccioso del Monte Penna. Consigliamo di abbinarla all’anello che passa alla base delle rupi di arenaria del monte. Entrambi i percorsi, oltre alla segnaletica CAI e del Parco, riportano quella del Sentiero Frassati della Toscana.

  • Dislivello: 430 m
  • Tempo: 3.45 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Quando andare: da maggio a novembre

Si parte a piedi dal centro di Chiusi della Verna (954 m), che si può raggiungere dal Casentino (Chitignano o Bibbiena), oppure da Pieve Santo Stefano e dalla E45. Dei cartelli indicano l’inizio della storica mulattiera che sale in direzione della Verna.

La si segue, si lascia a destra un sentiero indicato dai segnavia 51, e si prosegue a mezza costa seguendo i segnavia GEA e CT. Raggiunta la stradina che sale dalla Beccia si sale a destra, con bel colpo d’occhio sulla parete di arenaria del Precipizio, fino al Santuario (1129 m, 0.30 ore), che merita una visita attenta. Da non perdere la Basilica, la Chiesa delle Stimmate, il grande corridoio affrescato e il Sasso Spicco.

Il sentiero che s’inerpica verso il Monte Penna (segnavia 51), inizia alle spalle della chiesa, dalla stradina lastricata interna. Superate una scalinata e una cappella ci si avvicina all’orlo delle pareti rocciose e si continua per un sentiero ben tracciato, ma che dopo la pioggia può diventare scivoloso.

Un tratto in una magnifica foresta di faggi ed abeti porta alla vetta del Monte Penna (1283 m, 0.30 ore), dove sono una cappella e un belvedere protetto da una balaustra. Qui ci si affaccia sul cuore delle Foreste Casentinesi, che appaiono fino al Monte Falterona.

Più avanti (ancora segnavia 51) si imbocca una stradina in discesa. Si continua per un sentiero che entra in un valloncello, traversa un bosco di abeti e sbuca sulla strada (1112 m, 0.30 ore) che sale al Santuario. Si va a sinistra, si lasciano a destra i segnavia 51 per Chiusi della Verna e si continua sull’asfalto fino a un tornante (1113 m).

Qui si piega a sinistra (segnavia 50, GEA e CT, cartelli del Sentiero Frassati e della Via di Francesco). Si cammina in piano nel bosco, si lascia a destra un altro sentiero segnato e si sale al valico della Croce della Calla (1140 m, 0.45 ore), ai piedi della rupe del Calcio del Diavolo.

Si continua in piano a sinistra per uno stradello (segnavia 56) tra i pini e poi nella faggeta. Superata la grotta di Fra’ David si scende per un sentierino e si continua per un tracciato più evidente fino al bivio (1114 m, 0.30 ore) con il sentiero che sale da Rimbocchi. Si scende per un crinale panoramico, poi si continua fra massi crollati e faggi monumentali. Dopo essere passati sotto al Santuario si ritrova il percorso dell’andata e lo si segue fino a Chiusi (1 ora).

Stefano Ardito I 50 sentieri più belli della Toscana, Iter Edizioni