Il Parco Nazionale Svizzero, Parc Naziunal Svizzer in romancio, la lingua dell’Engadina, nasce nel 1914 nel cuore delle Alpi centrali, mentre il resto d’Europa viene devastato dalla guerra. Oggi l’area protetta attira 150.000 visitatori l’anno, ed è popolata da cervi, aquile, stambecchi, camosci e gipeti. Il lupo, come nel resto delle Alpi, si è riaffacciato da qualche anno nella zona. Il ritorno dell’orso, considerato probabile qualche anno fa, è messo in forse dai problemi che la specie sta soffrendo in Italia.

La Chamanna Cluozza, una piccola costruzione di legno inaugurata nel 1910 dalla Società Svizzera per la Protezione della Natura, sorge a 1882 metri di quota ai piedi dei ripidi valloni che scendono dal Piz Quattervals. Il sentiero che la raggiunge da Zernez è uno dei più amati del Parco, e merita di essere proseguito traversando il Passo (o Fuorcla) Murter, per poi scendere verso il Lago del Gallo e la strada. 

L’itinerario può essere percorso in giornata, ma vale la pena di passare una notte nella Chamanna, l’unico rifugio all’interno dell’area protetta: in piena estate il pernottamento dev’essere prenotato con largo anticipo.

A Zernez, sorvegliata dalla grande chiesa parrocchiale e dal castello Planta-Wildenberg, merita una visita attenta il Centro visitatori del Parco.

Dislivello: 1320 m in salita, 1040 m in discesa

Tempo: 6.45 ore

Difficoltà: E

Periodo consigliato: da fine giugno a ottobre

L’itinerario inizia dal posteggio del Pra da Punt (1485 m), poco a sud di Zernez (1473 m). Se si arriva a piedi dal centro occorrono 0.15 ore in più. Il sentiero, indicato dai segnavia del Parco, traversa un ponte, sale brevemente tra i prati ed entra nel bosco. Delle svolte portano alla radura di Prasüra (1794 m), dove un cippo segnala che qui si entra nel Parco. Continuando a salire, con vasti panorami verso la valle di Cluozza e le sue vette, si raggiunge il crinale del Pra (2039 m, 1.30 ore).

Qui il sentiero (Panoramaweg, segnavia 45) piega nettamente a sinistra, e inizia una lunga traversata a mezza costa, a tratti un po’ aerea, che porta a traversare dei ripidi canaloni. Si traversa il Vallun Padratscha, si continua al disopra di salti di roccia, poi si inizia a scendere in diagonale, in parte nel bosco e in parte su terreno scoperto, fino a traversare il torrente su un ponte (1803 m). Una salita a mezza costa nel bosco porta alla Chamanna Cluozza (1882 m, 1.45 ore), in una piccola radura.

Il sentiero riparte con una ripida salita a tornanti nel bosco, poi obliqua a destra, supera senza difficoltà una zona rocciosa ed esce su dei vasti pascoli frequentati da camosci e stambecchi. Continuando a salire si raggiunge il Passo Murter (o Fuorcla Murter, 2545 m, 2 ore), magnifico belvedere, che si apre tra il Piz Murter (a sud) e il Piz Terza. Come nelle altre zone del Parco, per osservare la fauna, è vietato oltrepassare i segni gialli.

Il sentiero scende ora per prati verso est, in direzione del Lago del Gallo. Oltre l’erboso Plan dals Poms (2373 m) il terreno diventa più ripido. Il sentiero, sempre ben tracciato, scende a svolte tra prati, rado bosco ed erosioni, obliqua a destra, e poi segue con numerosi tornanti il crinale  che chiude a nord il Vallun Praspöl.

Traversato l’erboso Plan Praspöl (1692 m) si scende fino a traversare il Punt Periv (1648 m), che scavalca il torrente Spöl poco a valle della diga del Lago del Gallo. Il sentiero continua verso sinistra, sale nel bosco e poi su terreno scoperto e porta alla strada asfaltata in corrispondenza del posteggio P3 e della fermata dei bus del Vallun Chafuol (1759 m, 2 ore). Con i frequenti bus di linea si torna in breve a Zernez.