Il Monte Pizzalto, da non confondere con l’omonima zona sciistica a portata di mano da Roccaraso, separa Campo di Giove dal Bosco di Sant’Antonio e da Pescocostanzo. La sua vetta, anche se deturpata da due grandi ripetitori, offre uno straordinario panorama verso il Monte Amaro della Maiella, il Porrara e decine di altre vette dell’Abruzzo.

La salita in direzione della cima, che inizia dai faggi secolari del Bosco di Sant’Antonio, è priva di difficoltà e pericoli, ed è fattibile anche con innevamento abbondante. Ci si può fermare sulla panoramica Cima Macchiaduni, ai piedi del cocuzzolo sommitale, abbreviando notevolmente i tempi di andata e ritorno. Nella breve parte iniziale attraverso il Bosco di Sant’Antonio, i troppi segnavia obbligano a fare attenzione all’orientamento. 

  • Dislivello: 680 m
  • Tempo: 4.30 ore a/r
  • Difficoltà: WT2
  • Quando andare: da dicembre a marzo

Il Bosco di Sant’Antonio si raggiunge per la strada che collega Pescocostanzo a Cansano. Si lascia l’auto nel posteggio (1335 m) accanto al bar che d’inverno noleggia gli sci da fondo.

Si entra sul pianoro oltre il bar, si piega a sinistra senza calpestare le piste da fondo, e si raggiunge una fonte con cartelli. Si continua seguendo i segnavia O1, tenendosi a destra a un bivio e iniziando a salire. Si scavalca un crinale panoramico, si raggiunge un valloncello, si supera un muretto e si sale per un pendio aperto, in vista dello Stazzo di Monteduni, fino a un altro poggiolo panoramico.

I segnavia raggiungono una carrareccia, vanno a sinistra superando un vecchio cancello, e poi iniziano a salire nel bosco. Superata una radura dove si deve salire direttamente, si continua fino a raggiungere un bivio (1615 m, 1.15 ore).

Lasciati a sinistra i segnavia per Colle Brignole, si va a destra nel bosco (segnavia O5). Dopo un tratto in piano si riprende a salire, si traversano delle radure e si esce dalla faggeta in vista dei versanti occidentali del Monte Porrara e del Monte Amaro. Su terreno scoperto si raggiunge il crinale pianeggiante della Cima Macchiaduni (1779 m, 0.45 ore), in vista del Pizzalto e dei suoi ripetitori.

Si scende a una larghissima sella (1766 m), poi si sale fino alla cima (1966 m, 0.30 ore), da cui il panorama si apre verso sud. La discesa, per la via di salita, richiede 0.15 ore dalla vetta alla Cima di Monteduni, e 1.30 ora da questa alla strada.

Stefano Ardito Escursioni invernali nell’Appennino Centrale, Idea Montagna 2021