Benvenuti nella Scandinavia del Sud. A poca distanza dalle coste del Tirreno e dello Jonio, nel cuore dell’assolata Calabria, la Sila offre dei paesaggi diversi da quelli del resto della regione. Lo scrittore inglese Norman Douglas, l’ha descritta come “un venerando altopiano granitico, dolcemente ondulato, con le cime delle montagne occupate da boschi”. Un luogo dove “Se non fosse per la mancanza dell’erica con le sue inconfondibili sfumature violacee, il viaggiatore potrebbe credere di essere in Scozia”.

La nostra camminata nella foresta si svolge nel Bosco della Fossiata, cuore dello storico Parco Nazionale della Calabria, istituito nel 1968, e del Parco Nazionale della Sila, che lo ha sostituito trent’anni dopo. I boschi della Sila, in passato, sono stato una risorsa economica importante. Da questi alberi proviene il legname dei soffitti delle basiliche romane dei Santissimi Apostoli e di San Lorenzo fuori le Mura. Nel Trecento, per rifare il tetto della Basilica di San Pietro, Papa Benedetto XII fece arrivare dalla Sila delle travi di ben 33 metri di altezza.

Ancora mezzo secolo fa, la Fossiata e le vicine foreste della Sila Grande e della Sila Piccola erano sfruttate per il loro legname, e una rete di strade sterrate permetteva di trasportare i tronchi verso la segheria del Cupone. Oggi i boschi della Sila sono diventati degli spazi di natura protetta, il taglio del legname è un ricordo del passato, e il Cupone e bel centro visitatori.

Le tre diverse numerazioni dei sentieri (CAI, Corpo Forestale e Parco) possono sembrare complicate, ma una volta partiti non ci sono problemi per orientarsi. In estate, le carrarecce e i sentieri della Fossiata permettono di effettuare piacevoli escursioni a piedi, con la mountain-bike o a cavallo. D’inverno si possono usare le ciaspole.

Dislivello: 280 m

Tempo: 2.30 ore a/r

Difficoltà: T

Periodo consigliato: da maggio a novembre

La ex-segheria del Cupone (1159 m), oggi centro-visitatori del Parco Nazionale della Sila, si raggiunge da Camigliatello Siliano seguendo per 12 km la strada che conduce a Longobucco e a Rossano. Dal posteggio, i cartelli del Parco e del CAI indicano l’inizio del percorso.

Si segue una carrareccia che sale a larghe svolte, tocca delle costruzioni tradizionali di allevatori e boscaioli ricostruite, e poi supera dei pannelli dedicati alla fauna e alla flora della Sila. Indicano il percorso i cartelli del Sentiero Naturalistico e del Sentiero del Bosco del Corvo. Si continua a salire comodamente, a piena immersione nel bosco.

A un primo bivio (1265 m) ci si dirige a sinistra verso il Bosco del Corvo, si superano altre svolte, e si traversano delle brevi radure. In questa parte del Bosco della Fossiata il pino larìcio inizia a prendere il posto dell’abete, e alcuni alberi sfiorano i trenta metri di altezza.

A un secondo bivio (1311 m, 1 ora) si lascia a sinistra il percorso segnato, che s’inoltra nel Vallone Freddo verso il Bosco del Corvo e il Cozzo del Principe, e si va a destra verso Colle Napoletano e l’incrocio delle Quattro Vie. La carrareccia segnata sale ancora a mezza costa, compie altre svolte e raggiunge un secondo pianoro, a sinistra del tracciato, dove spicca una piccola costruzione di legno. Poco più avanti si raggiunge un terzo bivio con cartelli (1420 metri, 0.30 ore), nel punto più alto del nostro anello. Nella zona è facile avvistare caprioli e cervi, che d’inverno lasciano le loro tracce sulla neve.

Al bivio si lascia la carrareccia a mezza costa, si torna indietro per qualche metro, e poi si scende decisamente seguendo i segnavia (bianco-rossi del CAI e verdi del Corpo Forestale) dipinti a vernice sui tronchi. Il sentiero raggiunge un crinale, e poi lo segue toccando un pino larìcio di dimensioni gigantesche.

Si scende a una sella, si risale brevemente, poi si continua a scendere con qualche svolta fino a sboccare su un’ampia carrareccia pianeggiante all’incrocio delle Quattro Vie (1215 m). Si continua a scendere verso destra per una piacevole strada forestale in un vallone sinuoso. Un tratto a mezza costa porta ai recinti faunistici del Cupone, da cui si torna in breve al punto di partenza (1 ora).