Seleziona una pagina

Una delle riserve naturali più frequentate della “Granda”, la provincia di Cuneo, tutela una ripida area di rocce e boschi allo sbocco della Val Maira. La Riserva Naturale dei Ciciu del Villar, 64 ettari, è stata istituita nel 1989 dalla Regione Piemonte.

A caratterizzarla sono i Ciciu (“pupazzi” o “fantocci” in dialetto), delle colonne di erosione formate da materiale detritico, sormontato e protetto da un blocco di gneiss che le ha riparate dall’acqua. Formazioni simili si vedono in altre zone dell’arco alpino, dalla Val di Cembra (Trentino) al Renon (Alto Adige). Secondo la tradizione popolare, invece, i Ciciu sarebbero dei legionari romani, pietrificati perché maledetti dal loro commilitone Costanzo, che stavano inseguendo e che avrebbero martirizzato da lì a poco.  

La Riserva dei Ciciu del Villar può essere visitata tutto l’anno, anche se la quota tra i 600 e i 900 metri consiglia di seguirlo in primavera o in autunno. Si può scegliere tra il Ciciuvagando, un sentiero-natura che richiede una mezz’ora, ma richiede calzature adatte al terreno a tratti roccioso e ripido. Il Sentiero escursionistico, più lungo, comprende un faticoso strappo in salita, un panoramico tratto a mezza costa e una discesa a tratti ripida, dove fare attenzione se c’è fango.

  • Dislivello: 300 m
  • Tempo: 1.45 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: tutto l’anno, meglio in primavera e in autunno

Da Villar San Costanzo, a poca distanza da Busca e dalla strada che sale in direzione della Val Maira, si sale seguendo i cartelli fino al posteggio (620 m, 1 km dal paese) della Riserva, accanto al quale è un bar-ristorante. Un viottolo conduce al Centro Visita e alla biglietteria. L’ingresso costa 4 euro (nel 2025), ed è gratuito fino a 12 anni.

Si continua sul viottolo che traversa un’area da pic nic, tocca il primo di tre casotti agricoli trasformati in punti informativi, e termina ai piedi di uno spettacolare gruppo di Ciciu. Si continua in salita verso destra, seguendo i cartelli dell’anello Ciciuvagando e del Sentiero escursionistico. Lasciato a sinistra un belvedere (che merita la breve deviazione), si scende in un valloncello, si risale e si tocca un altro casotto.

Da qui il sentiero sale ripido, superando numerosi Ciciu tra i quali la Torre, la piramide più alta della Riserva. Un tratto in diagonale porta a un punto panoramico con panchina, e al bivio da cui l’anello Ciciuvagando torna a sinistra verso la base. Si continua sul Sentiero escursionistico verso destra, in un ripido bosco e poi accanto a un vallone. Si toccano un rudere e dei terrazzamenti abbandonati, poi si sale in diagonale a un secondo rudere e a un bivio (904 m, 1 ora).

Qui si lascia a destra il sentiero per il Colle della Liretta e alcune piccole frazioni, e si continua a sinistra sul Sentiero escursionistico, che corre a mezza costa in piano, tra robinie e betulle. Più avanti inizia la discesa, con dei ripidissimi tornanti, tornando tra querce, betulle e castagni. Dopo aver traversato due ruscelli si torna al punto di partenza (0.45 ore).