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Alcune delle lunghe camminate che iniziano dai pascoli di Passo Godi conducono alla vetta del Monte Greco e alle numerose vette della Serra Rocca Chiarano, che separano la Valle del Sangro e il Lago di Barrea dai solitari altopiani intorno al Lago Pantaniello. Il percorso che descriviamo qui, invece, e che si svolge fuori dai confini dell’area protetta, si conclude sui 2175 metri della solitaria Rocca Chiarano, meraviglioso e insolito belvedere sull’Abruzzo. Il lungo tratto nel bosco rende l’itinerario adatto anche per le giornate calde. 

Dislivello: 700 m
Tempo: 5 ore a/r
Difficoltà: E

Periodo consigliato: da maggio a fine ottobre

L’inizio (1540 m) della strada chiusa da una sbarra che traversa la Selva Bella è a circa 2 km da Passo Godi, in direzione di Villetta Barrea, non lontano dal rifugio Selva Bella, una ottima struttura che purtroppo ha cessato l’attività da qualche anno.

A piedi si segue la strada indicata dai segnavia bianco-rossi H1 che entra nel bosco, si alza con due tornanti e prosegue in leggera salita. La seconda metà della strada, pianeggiante o in comoda discesa, porta a uno slargo (1600 m, 1 ora). Si continua per un sentiero (ancora segnavia H1) che si alza con delle ripide rampe, raggiunge a destra un poggiolo, sale ancora con delle rampe ripide ed esce dalla faggeta in vista dei monti Marsicano e Petroso, e del massiccio della Meta. Un tratto obliquo a destra, sui pascoli e nella faggeta, porta allo Stazzo dell’Affogata (1869 m, 0.45 ore).
Si riparte a sinistra dei muri a secco (segnavia H2), si traversa un pianoro, e poi si traversa a mezza costa un larghissimo vallone. Delle svolte per ampi e solenni pendii portano a un valico (2134 m) dove ci si affaccia sul Monte Greco.
Lasciati i segnavia che scendono per poi risalire a quest’ultima cima, si sale a sinistra a un ometto, si aggirano a sinistra delle rocce, e si continua sui massi della cresta fino alla Rocca Chiarano (2175 m, 1 ora). La discesa per lo stesso itinerario richiede 2.15 ore fino all’auto.

Stefano Ardito Vette e sentieri dell’Appennino Centrale, Idea Montagna 2019