Tra Follonica e Punta Ala si estende una costa suggestiva e poco nota. Le alture di Poggio Sentinella e Poggio la Guardia, rivestite da macchia mediterranea e pinete, si affacciano sulle insenature di Cala Violina e Cala Martina, dove un monumento ricorda il passaggio nel 1849 di Giuseppe Garibaldi.
Nonostante la vicinanza a zone altamente antropizzate, questo tratto del litorale toscano ha ancora un grande valore naturale, ed è tutelato dall’ANPIL (Area Naturale Protetta d’Interesse Locale) delle Bandite di Scarlino, estesa su 752 ettari. Nidificano nella zona il falco di palude, il tarabuso, il barbagianni, la poiana e il forapaglie castagnolo, qui presente con l’unica popolazione della Toscana. Tra i migratori da segnalare la moretta tabaccata, l’albanella reale, eil cormorano e il moriglione. Vivono qui anche i mammiferi più diffusi in Maremma, dalla volpe al cinghiale e dall’istrice al riccio.
In estate, centinaia di bagnanti raggiungono ogni giorno Cala Violina da un grande posteggio che si raggiunge dalla strada tra Castiglione della Pescaia e Follonica. Tutto l’anno si può arrivare alle due insenature percorrendo a piedi o in mountain-bike la strada sterrata che collega Portiglione al Pian d’Alma. Proseguendo verso i crinali più alti, da cui lo sguardo raggiunge le Colline Metallifere, l’Isola d’Elba e l’Amiata, si ottiene un anello di grande fascino. I sentieri sono ben segnati.
Dislivello: 260 m
Tempo: 3 ore
Difficoltà: T/E
Periodo consigliato: tutto l’anno
Dal quadrivio di Puntone di Scarlino, che si raggiunge dall’Aurelia, da Follonica o da Castiglione della Pescaia, si va a sud aggirando la Marina di Scarlino e si sale per una stradina fin dove questa è chiusa da una sbarra (28 m).
A piedi si continua sulla strada (segnavia 1) che corre alta sulla costa, si affaccia sulla Cala di Terra Rossa e poi traversa due valloni. Aggirato il promontorio di Punta Francese si scende al monumento a Garibaldi (30 metri, 0.45 ore) e alla breve discesa che dà accesso alla rocciosa di Cala Martina.
Si prosegue sulla strada sterrata che sale leggermente, aggira anche la Punta Martina e poi scende verso Cala Violina, prima della quale si lascia a sinistra un sentiero indicato dai segnavia 12. La spiaggia, (0.30 ore), che si raggiunge per l’una o l’altra di varie discese attrezzate con gradini, merita una sosta in ogni momento dell’anno. In estate la zona è molto affollata.
Si torna indietro brevemente, e poi si imbocca in salita il sentiero indicato dai segnavia 12, che si alza tra pini e macchia mediterranea. Una salita graduale e mai faticosa porta a incrociare un altro sentiero a mezza costa e alla cima di Poggio Sentinella (216 m, 0.45 ore). I segnavia, al contrario di quanto indicato sui cartelli, arrivano fino al crinale.
Si riparte verso nord, sulla pista tagliafuoco (segnavia 8) che scende a una sella e risale al Poggio la Guardia, da cui verso destra si può scendere verso il borgo medievale di Scarlino. Si piega invece a sinistra (segnavia 7), sulla pista tagliafuoco di crinale che scende a una sella traversata da un sentiero segnato, e risale a un cocuzzolo (157 m).
Lasciato a sinistra un sentiero che scende verso Punta Francese si continua sulla pista (ora il segnavia è il 6) ci si affaccia sulle colline di Massa Marittima, si supera una nuova sella e si risale al Poggio San Supero. Tenendosi a sinistra a un nuovo bivio, si scende (segnavia 5) fino al punto di partenza (1 ora).
Stefano Ardito I 50 sentieri più belli della Toscana, Iter Edizioni 2017
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