Uno dei sentieri più famosi del Parco del Gran Paradiso sale dal magnifico pianoro di Pont Valsavarenche fino allo storico rifugio Vittorio Emanuele II, accanto al Laghetto di Moncorvé e di fronte a un magnifico panorama nel quale spiccano il Ciarforon e la Becca di Monciair. Sostituito da qualche anno dal rifugio Chabod come base più utilizzata per salire ai 4061 metri della vetta più elevata del massiccio, lo storico punto di appoggio che ricorda il “re cacciatore”, resta una meta molto apprezzata dagli escursionisti. La camminata che lo raggiunge, abbastanza faticosa a causa del dislivello, è resa comoda dai tornanti regolari della “strada di caccia” costruita nell’Ottocento per il re.
Dislivello: 780 m
Tempo: 3.45 ore a/r
Difficoltà: E
Periodo consigliato: da giugno a settembre
Da Dégioz, capoluogo della Valsavarenche, si segue la strada di fondovalle fino al pianoro ai grandi posteggi di Pont (1958 m), dove il tracciato finisce. A piedi si traversa il ponte che scavalca il torrente Savara, e si segue in piano la destra orografica fino a dei grandi massi, a un pianoro erboso e al piacevole rifugio Tétras Lyre (2000 m, 0.15 ore), ricavato in una vecchia baita.
Più avanti si entra nel bosco di abeti e larici, e si inizia a salire a larghi tornanti, sul lastricato restaurato della strada di caccia reale. Una volta usciti dal bosco (2200 m circa) si superano delle svolte più ripide, tra pascoli e rocce. Dove il terreno rimpiana, tra i pascoli, spiccano i pochi resti delle baite di Chanté (2325 m, 0.45 ore), in vista del Ciarforon e della Becca di Monciair. Siamo a metà della salita, e la zona è ottima per una sosta.
Il sentiero riprende a salire a larghi tornanti su pendii erbosi e sassosi, poi si sposta verso est (destra salendo) costeggiando una parete rocciosa. Si traversa un ruscello, si supera una gradinata artificiale, poi si lascia a sinistra un sentiero segnato che conduce verso il rifugio Chabod e si sale al nuovo rifugio Vittorio Emanuele II (2732 m, 1.15 ore), dalla caratteristica forma a semibotte. Qualche metro più in alto sorge il vecchio rifugio, di fronte alla costruzione è il Laghetto di Moncorvè. Nella zona si osservano facilmente gli stambecchi.
Si può proseguire sulla morena del ghiacciaio di Moncorvé, in piano e poi con una ripida salita, in cerca di panorami e solitudine. In discesa, per l’itinerario di salita, occorrono 1.30 ore fino a Pont.
Stefano Ardito, Cesare Re, I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta, 2017
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