Il rifugio Casati, sullo spartiacque tra l’alta Valfurva e la Val Martello, è uno dei più celebri del Parc Nazionale dello Stelvioo, e ricorda con le sue dimensioni gli anni in cui qui si praticava lo sci estivo. In piena estate, il sentiero che sale al rifugio e quello che prosegue verso la Cima Meridionale di Solda e il suo meraviglioso panorama a 360° non presentano alcuna difficoltà.
A causa della quota, però, nevicate e bufere sono possibili anche in estate. Richiedono esperienza e attrezzatura da alpinismo (corda, imbragatura, piccozza e ramponi) sia la salita dal rifugio alla vetta del Cevedale, sia la passeggiata verso le rocce dei Tre Cannoni, che sono stati recentemente restaurati. Se si utilizzano le jeep-taxi che salgono da Santa Caterina Valfurva verso il rifugio Pizzini-Frattola e l’inizio del sentiero per il Casati il percorso si riduce notevolmente. Nel 2024 il rifugio Casati è stato chiuso dalla Sezione di Milano del CAI per lavori di consolidamento. Il vicino rifugio Guasti è solo un ricovero di emergenza, chi vuole passare una notte in zona deve fermarsi al rifugio Pizzini-Frattola.
- Dislivello: da 700 a 1270 m
- Tempo: da 4.30 a 7.15 ore a/r
- Difficoltà: T fino al rifugio Pizzini, E/EE per il Casati e la Cima di Solda
- Periodo consigliato: da luglio a settembre
Da Santa Caterina Valfurva si segue la stretta strada asfaltata che sale a un vasto posteggio (2130 m) ai piedi del rifugio-albergo dei Forni. Il pedaggio per la sosta può essere pagato all’inizio della strada o al rifugio.
Si segue la più alta (segnavia 555 e 528) delle due strade sterrate che iniziano dal rifugio, che traversa un bosco di pino cembro e si affaccia sul ghiacciaio dei Forni e le sue vette. Si passa davanti alla Malga dei Forni, si aggira un crinale e si continua in vista del Cevedale. Un percorso evidente e monotono, ma in ambente magnifico, porta a un rifugio del Parco, a un ponte e al rifugio Pizzini-Frattola (2700 m, 1.45 ore).
Si riparte sulla strada sterrata (segnavia 528) che traversa il pianoro acquitrinoso dei Laghi di Cedec, e sale a un bivio (2820 m) nei pressi della base della teleferica del rifugio Casati. Fin qui è possibile arrivare in jeep-taxi, abbreviando notevolmente la camminata.
Si traversa una conca, poi si affronta per un ripido sentiero la scarpata detritica del Passo del Cevedale. Una lunga serie di tornanti e una traversata a sinistra portano al Passo e ai resti di trincee e baracche austro-ungariche. Subito dopo è il rifugio Casati (3279 m, 1.45 ore).
Si riparte a sinistra del rifugio, si sale al rifugio Guasti, si continua accanto ad altre postazioni della Grande Guerra e si raggiunge un’ampia sella di ghiaie o neve. Un sentierino sale alla Cima meridionale di Solda (3376 m, 0.45 ore a/r), dove sono una croce e il sedile di un cannone della Prima Guerra Mondiale. Nel meraviglioso panorama spiccano l’Ortles, il Gran Zebrù e i crepacci della Vedretta di Solda. La discesa richiede 2 ore fino al rifugio Pizzini, e 1.30 ore da questo al posteggio.
Stefano Ardito Sentieri dello Stelvio (Idea Montagna, 2018)
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