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Uno dei santuari più suggestivi d’Italia si affaccia sull’alta Garfagnana e sul profilo delle Alpi Apuane, oltre le quali si distende il Mar Tirreno. Sorto probabilmente nel VII secolo, ospita in una grande teca sull’altar maggiore le spoglie di San Bianco e di San Pellegrino, un religioso di origine anglosassone molto venerato in questa parte dell’Appennino.  

Secondo la leggenda, il Santo era il figlio di Romano, re di Scozia, che rinunciò alla corona e partì pellegrino per l’Italia e l’Oriente. Al termine dei suoi viaggi si stabilì nel tronco cavo di un faggio, e da qui combatté contro il Diavolo e le sue tentazioni. Un suo schiaffo fece volare il Maligno fino alle Alpi Apuane, che bucò creando il Monte Forato.

Pellegrino aiutò per molti anni i viandanti che scavalcavano l’Appennino. Dopo la sua morte vennero eretti il santuario e l’ospizio, e la sua opera fu continuata dal suo discepolo San Bianco, che poi fu sepolto accanto a Pellegrino sopra all’altare.

Il santuario e il borgo di San Pellegrino in Alpe sono diventati popolari tra gli escursionisti negli anni Ottanta, con la nascita della Grande Escursione Appenninica e del Garfagnana Trekking, affiancati più tardi dall’Alta Via dei Parchi e da altri cammini. Oltre che nell’albergo di fronte all’edificio sacro, si può passare la notte al Passo delle Radici e nell’accogliente Casa Alpina Il Pradaccio, collegata a San Pellegrino in Alpe da una strada sterrata.

L’itinerario inizia lungo il Giro del Diavolo, la via dei pellegrini che salivano a deporre una pietra in prossimità del crinale, prosegue a sud-est fino al Monte Spicchio e torna a nord verso l’Alpe di San Pellegrino (1700 metri, è il punto più alto) e il Passo delle Radici. Un percorso a mezza costa riporta alla base toccando la fattoria di Villa Bianchi e il rifugio Il Pradaccio. Chi cerca un itinerario più breve può tornare sull’itinerario di salita.

  • Dislivello: 350 metri
  • Tempo: 4 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: da maggio a ottobre

Il borgo e il santuario di San Pellegrino in Alpe (1524 m) si raggiungono da Castiglione di Garfagnana sul versante toscano e da Sant’Anna Pelago e Piandelagotti da quello emiliano. Il Santuario e l’annesso museo etnografico meritano una visita attenta. Oltre gli edifici del Santuario, che si superano per una bella volta, un poggio con una croce offre il colpo d’occhio migliore sulle Alpi Apuane. 

Dal piazzale accanto al Santuario, a destra dell’albergo Appennino, si imbocca una scalinata che poi lascia il posto a un ripido sentiero indicato dai segnavia bianco-rossi 50. Più in alto la pendenza diminuisce, e si sale in diagonale nel bosco.

Usciti sui pascoli, si raggiunge in breve l’ampia strada sterrata (1627 m) chiusa alle auto che collega il Passo del Lagadello (e quindi il Passo delle Radici e San Pellegrino in Alpe) alla Bassa del Saltello. Pochi metri verso destra, in basso, sono i Sassi (1615 m, 0.30 ore), le pietre accumulate nei secoli dai pellegrini.

Si torna alla strada, la si segue verso destra quasi in piano, si lascia a sinistra un sentiero (segnavia 559) che scende sul versante emiliano, e si prosegue a lungo con magnifici panorami. Oltrepassato il cocuzzolo della Cimetta, si lascia la strada sterrata per seguire il sentiero di crinale indicato dai segnavia 00, Alta Via dei Parchi e GEA. Il tracciato compie dei saliscendi, si affaccia sul primo dei Lagacci e poi sale alla cima del Monte Spicchio (1656 m, 0.45 ore), ottimo belvedere.

Al ritorno si segue lo stesso itinerario fino alla sella 1627 m (0.45 ore). Lasciato a sinistra il sentiero dell’andata (lungo il quale si può abbreviare il percorso) si continua sul crinale (ancora segnavia AVP e GEA), si scavalca l’Alpe di San Pellegrino (1700 m) e si scende alla strada sterrata prima del Passo del Lagadello (1592 m, 0.30 ore).

Sulla ripida strada asfaltata si scende a destra (nord) fino al Passo delle Radici (1529 m, 0.15 ore). Prima dell’albergo Lunardi, si imbocca a sinistra un sentiero (segnavia 597 e Garfagnana Trekking) che traversa una pista da sci, e poi corre a mezza costa, in vista del Fosso della Fornacetta, fino a fino alla fattoria di Villa Bianchi (1454 m).

Si riparte in salita, si raggiunge per prati il rifugio Il Pradaccio (1495 m, 0.45 ore) e si prosegue per una stradina sterrata a mezza costa fino a tornare a San Pellegrino in Alpe (0.30 ore).