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Le foreste della Val Fondillo, traversate da un limpido torrente, sono il punto di partenza del classico ma faticoso itinerario che conduce ai 1862 metri del Monte Amaro, una vetta isolata e di grande fascino. Dall’aerea piattaforma erbosa e rocciosa della cima si ammirano il Monte Marsicano e le creste della Camosciara. Per gran parte del percorso è facile avvistare (anche da vicino!) i camosci.  

L’itinerario è facile ma ripido fino alla sella 1690 metri, dove sono i resti di uno stazzo. Con pioggia, neve o ghiaccio, i passaggi su erba e rocce che precedono l’anticima e la vetta possono essere pericolosi, e richiedono attenzione soprattutto in discesa. Con la montagna innevata il Monte Amaro offre un’ascensione alpinistica, che richiede ramponi, piccozza e un’esperienza adeguata. Attenzione! A luglio e agosto, il sentiero del Monte Amaro di Opi è accessibile solo insieme ai gruppi guidati e autorizzati dal Parco. 

Dislivello: 780 m
Tempo: 4.15 ore
Difficoltà: E fino all’anticima, EE il tratto finale

Periodo consigliato: da maggio a fine ottobre

Da Opi o da Villetta Barrea si segue la statale Marsicana fino al bivio della Val Fondillo, da cui si scende al posteggio a pagamento accanto alla ex-Segheria di Opi (1087 m), oggi Museo della Foresta. C’è un bar.
A piedi si segue la strada sterrata (segnavia F1) che aggira la vecchia Segheria e porta a un piazzale (1097 m, 0.15 ore). Qui si abbandona la strada, si traversa il nuovo ponte che scavalca il torrente, e poi lo si costeggia (segnavia F1) verso sinistra. Da un cartello il sentiero inizia a salire, si alza a tornanti nella fitta faggeta e porta a un poggiolo (1297 m) affacciato sulla Val Fondillo. Si continua con un tratto faticoso, dove il sentiero, rovinato dall’erosione, merita da tempo un restauro.
Prima di uscire dal bosco, il sentiero traversa a destra a mezza costa, passa ai piedi di una fascia di rocce, e sale a una larga sella erbosa (1690 m, 1.30 ore) dove sono i pochi resti di uno stazzo. Da qui riappaiono il Monte Marsicano e il borgo medievale di Opi.
Si riprende a salire sui prati a destra della cresta, si superano delle facilissime rocce e si raggiunge l’anticima del Monte Amaro (1850 m), dove spesso si vedono i camosci. Si scende per un pendio di erba e ghiaie, poi si risale sul sentierino che supera delle rocce elementari, ma con qualche passo un po’ esposto. Subito dopo è vetta del Monte Amaro di Opi (1862 m, 0.45 ore). La discesa richiede 1.45 ore.