Il Lazio è una delle regioni più belle d’Italia. I suoi sentieri e i suoi cammini, che si svolgono tra l’Appennino, le città d’arte, le colline e la costa, possono essere seguiti tutto l’anno. Per molti motivi, però, questo straordinario patrimonio non è conosciuto e valorizzato come merita, né in Italia né fuori dai nostri confini.
Ho partecipato con piacere a questo incontro, che si terrà lunedì 11 alle 10.30 alla BIT, nello stand della Regione Lazio (Padiglione 3, C71-C75) insieme all’Assessore al Turismo Lorenza Bonaccorsi, a Paolo Cassola, direttore del Parco Nazionale del Circeo, e a Fortunato Demofonte della Sezione di Amatrice del CAI.
Il Circeo con le sue rocce e la sua costa, Amatrice con i boschi e le vette dei Monti della Laga, sono due luoghi perfetti per raccontare la bellezza e la varietà del Lazio. Entrambi protetti da Parchi nazionali, entrambi ben noti agli appassionati di natura e sentieri, offrono atmosfere ed emozioni completamente diverse.
Al Circeo, tutelato dal 1935, il turismo ambientale (birdwatching, sentieri, arrampicata, immersioni…) deve convivere da decenni con il turismo balneare e l’espansione edilizia ad esso legata. Grazie al Parco e ad alcune esperienze-pilota, i boschi, le dune e i laghi costieri del Circeo sono diventate negli anni una scuola di natura con pochi paragoni in Italia.
Sui Monti della Laga, inseriti dal 1995 nel Parco Nazionale che include anche il Gran Sasso, la pratica estiva e invernale della natura (sentieri, mountain-bike, ciaspole, scialpinismo, cascate di ghiaccio…) si svolge dal 2016 in un territorio devastato dal terremoto che ha colpito Amatrice, Accumoli e i centri vicini.
Anche grazie alla sezione del CAI e ai suoi progetti, dagli incontri della serie Montagne in Movimento alla Casa della Montagna, Amatrice è rimasta un luogo di incontro per gli appassionati dei monti. I cammini, i trekking che toccano la zona, dal Sentiero Italia al Cammino Naturale dei Parchi e al Cammino delle Terre Mutate, sono un ottimo strumento per esplorare e capire.