Fosco Maraini, scrittore, alpinista ed esploratore, negli ultimi anni della sua vita ha trascorso molto tempo a Pasquìgliora, ai piedi della Pania Secca, tra i boschi delle Alpi Apuane. Questo sentiero, fattibile per gran parte dell’anno, tocca anche la sua tomba all’Alpe di Sant’Antonio, e le case di Colle Panestra e di Trescala, teatro nel 1944 di una sanguinosa battaglia tra i partigiani del Gruppo Valanga e la Wehrmacht

Dislivello: 350 metri
Tempo: 3 ore a/r
Difficoltà: T/E

Da Gallicano o Castelnuovo Garfagnana si sale all’Alpe di Sant’Antonio (861 m), dove si parcheggia. Si continua a piedi sulla strada, poi si sale a sinistra al romantico cimitero (870 m) dove riposa Fosco Maraini. Tornati alla strada principale la si segue superando delle case, poi si scende a sinistra per un viottolo (segnavia 133 e Garfagnana Trekking) che riporta più in basso alla strada, che si segue fino a un fontanile (790 m).
Si piega a sinistra (cartelli, ancora segnavia 133 e GT) per una carrareccia a saliscendi che costeggia delle costruzioni e poi termina. Si continua per un sentiero che entra a mezza costa in un vallone e lo risale traversando dei ghiaioni. Costeggiate delle rocce si traversa il vallone, si sale su terreno ripido, e si continua fino alle prime case di Pasquìgliora.
Sbucati su una selletta con rudere (961 m), si sale a destra alla casa di Maraini (970 m, 1 ora). Si tratta di una residenza privata, da trattare con il dovuto rispetto. Da vedere anche un castagno monumentale, indicato da un cartello.
Tornati alla selletta e al rudere, si sale (ancora segnavia 133) per un viottolo prima ripido e poi meno, che raggiunge a mezza costa le case di Colle Panestra (1008 m), in parte recuperate, meraviglioso belvedere sulle Panie e sul torrione del Nome di Gesù, sulla cresta di Monte Rovaio. Lasciato a sinistra il sentiero per Piglionico e il rifugio Rossi, si riparte dall’altra parte delle case, sul Sentiero della Libertà. A mezza costa, in leggera discesa, si raggiunge l’unico edificio ancora in piedi di Trescola (985 m, 0.30 ore). Una lapide ricorda la battaglia del 29 agosto 1944.
Si torna per la stessa via a Colle Panestra e alla selletta 961 m (0.30 ore). Si continua in discesa per la carrareccia, priva di segnaletica, che scende con delle ripide rampe nel bosco. Toccata la casa in rovina di Tievora il tracciato piega a destra, traversa due profondi valloni e riporta all’asfalto a Peritano di Sotto (700 m, 1 ora), poco a monte dell’agriturismo La Betulla. Sull’asfalto, con la scorciatoia dell’andata, si torna all’Alpe di Sant’Antonio (0.30 ore).