Dislivello: 260 m
Tempo: 1.45 ore
Difficoltà: E

Da Caprarola si raggiunge la Via Cimina, che si segue verso Viterbo. In località San Rocco si imbocca una strada asfaltata che scende verso il Lago. Alla fine della discesa, da una svolta a sinistra, si devia a destra fino al Fontanile di Canale (578 m), con posteggio e area da pic nic.
Si può arrivare anche da Viterbo o San Martino al Cimino seguendo la via Cimina fino al bivio. Da Ronciglione e da Roma conviene costeggiare il lago, salire verso Caprarola e deviare a sinistra. La nuova segnaletica del CAI di Viterbo inizia accanto al Fontanile.
A piedi si segue un viottolo (segnavia 128B) che sale per un ampio vallone nella faggeta. Raggiunto un crinale secondario il sentiero obliqua a sinistra, sale per un tratto a mezza costa e traversa un secondo vallone.
Prima di raggiungere la sella tra le due vette della montagna si piega ancora a sinistra e si raggiunge il pianoro sommitale del Monte Venere (827 m), dove i faggi del versante settentrionale lasciano il posto ai cerri di quello che digrada verso il lago. In breve, a sinistra, si può raggiungere il cocuzzolo più alto (838 m).
Al termine del pianoro, il sentiero scende su terreno roccioso fino al suggestivo imbocco del Pozzo del Diavolo (810 m, 0.45 ore). Per scendere all’interno (c’è un salto strapiombante di tre metri) sono necessari una corda o una scaletta da grotta. E’ un’operazione riservata a esperti!
Si continua a scendere su terreno ripido, facendo attenzione ai segnavia. Il sentiero obliqua a destra traversando delle rocce, continua a mezza costa, poi scende in un vallone e riprende a traversare.
Delle svolte portano a rientrare nella faggeta e a raggiungere (610 m) il sentiero-natura della Riserva, affiancato da tabelle. Lo si segue a destra (segnavia 128A) costeggiando una staccionata e toccando altri bellissimi faggi. Dei saliscendi a poca distanza dalla strada riportano al punto di partenza (1 ora).