Sabato 11 gennaio ore 10, Teatro Comunale di Fara San Martino (CH)

Fara San Martino e le sue Gole, che danno accesso all’abbazia di San Martino in Valle e alla lontana vetta del Monte Amaro, sono una delle meraviglie della Majella. Da sette mesi, dopo un incidente mortale causato dalla caduta di una pietra, l’accesso alle Gole e alla montagna è vietato, e questa chiusura ha dato un duro colpo all’economia del paese. Ma l’escursionismo, come tutte le forme di turismo nella natura, presuppone l’accettazione del rischio. La discussione su questi temi, importante in qualunque momento, è ancora più urgente in un inverno segnato da molti incidenti sulle vette ghiacciate dell’Appennino, e dai soliti, assurdi divieti di accesso all’altopiano di Campo Imperatore e ai suoi itinerari.
Hanno partecipato all’incontro, organizzato da Antonio Tavani, ex-sindaco e ora consigliere comunale, un centinaio di residenti di Fara San Martino e dei centri vicini. Sono intervenuti, oltre a me, il sindaco Carlo De Vitis, l’Assessore regionale al turismo Mauro Febbo, il geologo Pasqualino D’Angelo, la presidente della Pro loco Teresa Ruggeri, il presidente del CAI di Fara Mario Romano, e Guerino Testa, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Abruzzo. Importanti anche gli interventi della guida alpina Giampiero Di Federico, di Claudio D’Emilio, sindaco di Palena, e di Giuseppe Madonna “Sciupone”, storico esponente del CAI e dell’alpinismo di Fara.