Dall’Abruzzo arriva una pessima notizia. Nei giorni scorsi nella Marsica, tra il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco regionale Sirente-Velino, dei bocconi avvelenati hanno fatto una strage di animali.
Secondo un comunicato del PNALM, ripreso da Salviamo l’Orso e da Rewilding Apennines, il 26 marzo, nei pressi della strada provinciale 60 che collega Ortona dei Marsi a Cocullo, sono state rinvenute le carcasse di un lupo e di un corvo imperiale.
Nei giorni successivi i Carabinieri Forestali hanno individuato i resti di due grifoni (uno è nella foto qui sopra) e di altri quattro corvi imperiali. Nella zona sono stati ritrovati anche alcuni bocconi avvelenati.
Le analisi tossicologiche sulle carcasse sono in corso presso l’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise, ma è evidente che si sia trattato di avvelenamenti. Dopo la morte del lupo, la stessa sorte è toccata agli uccelli necrofagi che si sono alimentati con i suoi resti.
L’uso dei bocconi avvelenati è una pratica criminale, utilizzata in passato per eliminare i cosiddetti “nocivi” (soprattutto il lupo), che fa strage di cani da compagnia e da lavoro, e che può avere conseguenze gravissime anche per l’uomo, soprattutto in zone frequentate per gite con bambini e picnic.
Nel 2007 in territorio di Gioia dei Marsi, non lontano dal luogo del ritrovamento dei giorni scorsi, sono stati uccisi con il veleno tre orsi marsicani (uno era “Bernardo”, l’animale confidente che frequentava San Sebastiano e Bisegna) e alcuni lupi. Qualche anno prima la stessa sorte era toccata a una decina di grifoni sul Piano di Camposecco, nel Parco dei Monti Simbruini, nel Lazio.
L’uso dei bocconi avvelenati è un reato sanzionato dal Codice Penale (articoli 544-bis, 544-ter e 674), da un’Ordinanza Ministeriale del 2019 e da una Legge regionale dell’Abruzzo.
Ricordiamo che, negli stessi giorni, la zona dell’avvelenamento è stata attraversata dall’orsa Amarena e dai suoi quattro cuccioli di un anno, che si sono spostati dalla Valle del Giovenco e dal PNALM verso la base del Sirente, e hanno attaccato dei pollai nei pressi di Goriano Sicoli e Pescina.
Nel loro viaggio, i cinque celebri orsi hanno rischiato la pelle attraversando la A25 Roma-Pescara a causa delle recinzioni inefficienti. Da qualche giorno, sono iniziati i lavori per migliorare queste protezioni, fondamentali per gli animali come per gli automobilisti.
Il ritorno dei bocconi avvelenati, e dei potenziali assassini che li diffondono, è un altro campanello d’allarme. Sull’Appennino abruzzese, cuore verde d’Italia e d’Europa, c’è ancora molto da fare.