Il Col Vidal, che separa Auronzo e il suo lago dalla Valle del Piave, si alza come un baluardo naturale a difesa delle valli sottostanti. Per questo motivo, già nell’Ottocento, è stato fortificato dai comandi italiani. Il sistema comprendeva delle casermette riparata, un grande forte, e le postazioni in cemento che ospitavano i cannoni sui 1880 metri della cima. Una teleferica collegava il Col Vidal con Lozzo di Cadore. Oggi il Col Vidal, sorvegliato dalle Marmarole, offre una piacevole e panoramica passeggiata a chi sale in auto al Pian de’ Buoi. Prima di scendere a valle si possono raggiungere il rifugio Casera Baion o il rifugio Ciareido, realizzato in un altro edificio della Grande Guerra. E’ un peccato che la strada dal rifugio Marmarole al Col Vidal non sia chiusa alle auto.

Dislivello: 160 metri
Tempo: 2.30 ore a/r
Difficoltà: T

Periodo: da maggio a ottobre

La stretta e tortuosa strada asfaltata che sale al Pian de’ Buoi, a senso unico alternato in estate, inizia da Lozzo di Cadore, e sale tra fitti boschi.
Traversato un tunnel si toccano dei tabià e ci si affaccia sul Pian de’ Buoi, dominato dalle Marmarole.
Si posteggia (1733 m) accanto al rifugio Marmarole, realizzato in una caserma della Grande Guerra, e chiuso da anni. Una tabella illustra le postazioni e i sentieri della zona.
A piedi si segue la strada sterrata (segnavia 267, cartelli di un percorso storico) che sale verso destra, si affaccia sulla Valle del Piave, traversa un tunnel e scende a una sella ai piedi del Col Cervera. In piano si raggiunge il Pian dei Formai (1857 m, 0.30 ore), dove arrivava la teleferica da Lozzo.
La strada entra nel bosco e raggiunge a saliscendi una sella erbosa (1820 m) e poi una caserma in rovina. Più avanti il tracciato si alza tra gli abeti, esce dal bosco e raggiunge la spianata davanti al forte inferiore.
Altre due svolte portano al pianoro sommitale del Col Vidal (1880 m, 0.45 ore), dove sono i resti di varie postazioni di artiglieria. La zona offre uno straordinario panorama sulle Marmarole e le Dolomiti d’oltre Piave.
Al ritorno si segue la strada dell’andata fino al Pian dei Formai. Qui si piega a destra, e si scende in un valloncello, per un sentiero indicato da cartelli. Raggiunta la Casera delle Armente (1757 m) si va a sinistra su una strada sterrata (segnavia 268), si va a sinistra a un bivio e si torna al punto di partenza (1.15 ore).

Stefano Ardito Passeggiate ed escursioni sulle Dolomiti, Newton Compton, 2021