Pochi frequentatori della Valle d’Aosta sanno che, a nord della celebre Val Ferret nostrana, che inizia da Courmayeur, se ne estende un’altra omonima e molto più solitaria, in territorio svizzero. I suggestivi Laghi Fenêtre, alla sua testata, vengono raggiunti dagli escursionisti che partono dal borgo elvetico di Ferret.
Un numero maggiore di camminatori, però, arriva fin qui da est, per il sentiero che inizia poco a nord del Passo del Gran San Bernardo o per quello che parte dalla Montagna Baus, sul versante valdostano del valico.
Dai laghi, e ancor più dal valico della Fenêtre de Ferret, si ammira il massiccio del Monte Bianco, nel quale spiccano la trapezoidale parete Est delle Grandes Jorasses e la piramide nevosa del Mont Dolent, dove s’incontrano i confini di Italia, Francia e Svizzera.
Con il nome di Chemin des Chevaux (Sentiero dei Cavalli) i monaci del Gran San Bernardo indicano da tempo immemorabile la mulattiera che permetteva di trasportare, a dorso di cavallo e di mulo, provviste e materiali dalla Val Ferret svizzera all’Ospizio.
Il percorso, elementare dopo il completo scioglimento della neve, può costringere anche a luglio a superare dei nevai, a volte ripidi. I numerosi saliscendi rendono l’anello abbastanza faticoso. L’utilizzo di due auto o dei bus di linea permette di evitare di risalire a piedi al Colle del Gran San Bernardo, prima lungo la trafficata strada asfaltata e poi sulla via antica, oggi inserita nella Via Francigena.
- Dislivello in salita: da 920 a 1050 m
- Dislivello in discesa: 1050 m
- Tempo: da 4.30 a 5 ore a/r
- Difficoltà: E/EE
- Periodo consigliato: da luglio a settembre
Da St-Rhémy (1619 m) si segue in auto la tortuosa e panoramica strada che sale al Colle del Gran San Bernardo (2473 m, 14 km). È anche possibile utilizzare i bus di linea. Se si dispone di due auto, conviene lasciarne una sul Colle (all’inizio del sentiero non ci sono piazzole) e una alla Montagna Baus.
Oltrepassato a piedi il confine, si costeggia il lago e si raggiunge l’Ospizio
del Gran San Bernardo, che merita senz’altro una visita. Si riparte scendendo a piedi sulla strada che si abbassa sul versante svizzero. Dopo
poche centinaia di metri si imbocca a sinistra (cartello) il pianeggiante Chemin des Chevaux.
Si segue il sentiero, indicato da segnavia bianco-rosso-bianco, che traversa i desolati ghiaioni del versante orientale della Grande Chenalette, aggira una prima cresta, e poi sale con qualche svolta. Dopo aver scavalcato un secondo crinale si raggiunge il Col des Chevaux (2714 m, 1 ora).
Il sentiero scende a tornanti nella solitaria Combe de Drône, e poi la attraversa a mezza costa, scendendo ancora. Si riprende a salire (2400 m circa), si traversa il torrente, poi si sale per i ghiaioni che separano i bacini gemelli del Grand e del Petit Lé. Un’ultima serie di svolte porta al Col du Bastillon (2757 m, 1.30 ore), sulla cresta tra la Pointe de Drône e i Monts Telliers, spartiacque tra la Val Ferret svizzera e la Vallée d’Entremont.
Oltre il valico il sentiero diventa meno evidente. Si scende per tracce indicate da ometti di pietra, puntando al più vicino e più grande dei tre Laghi Fenêtre, che si raggiunge (2456 m) e poi si aggira sulla destra (ovest).
Si riprende a salire dolcemente sul sentiero che arriva dal paese di Ferret, si passa sul dosso che separa gli altri due laghi, e si affronta l’ultima salita della giornata. Un monotono vallone, innevato fino a tarda stagione, conduce con percorso abbastanza faticoso alla panoramica Fenêtre de Ferret (2698 m, 1.15 ore).
Qui si attraversa nuovamente il confine. Una veloce discesa sul versante italiano porta alle baite della Montagna Baus, dominata dalla rocciosa bizzarra Tour des Fous, e alla strada (2340 m, 0.45 ore) che sale da St-Rhémy al Gran San Bernardo. La risalita a piedi da qui fino al Colle richiede 0.30 ore, e si svolge in parte sulla strada e in parte lungo l’antico percorso, oggi segnato e utilizzato dalla Via Francigena. Questo tratto può essere evitato in bus, in autostop o con un’auto lasciata in precedenza alla Montagna Baus.
Stefano Ardito, Cesare Re I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta, Iter 2017
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