Gli imponenti ruderi della Rocca di San Silvestro, ai piedi del Monte Rombolo, sorvegliano i boschi della Valle dei Lanzi e gli edifici costruiti nei lunghi secoli di sfruttamento minerario della zona.
Il Parco Archeominerario che comprende la Rocca e le vicine miniere è una meta molto apprezzata dai visitatori della Maremma, e offre la possibilità di esplorare alcune gallerie a piedi o su un trenino. La presenza, accanto alle strutture visitabili, di tunnel e di cavità in abbandono e di una enorme cava di pietra ancora in funzione rende la visita ancora più sorprendente.
Il sentiero che collega l’ingresso del Parco con il Pozzo Earle, la Cava dell’Ortaccio, i pozzi delle Ferruzze, la Villa Lanzi (oggi adibita a museo) e il Palazzo Gowett offre un’escursione di grande fascino, con dislivello limitato ma con qualche ripido strappo in salita nella parte iniziale. Per favorire gli escursionisti, il Parco offre loro un biglietto a prezzo ridotto. Se si vuol esplorare la Rocca di San Silvestro, però, occorre prenotare e pagare una visita guidata.
- Dislivello: 190 metri
- Tempo: 2.15 ore a/r
- Difficoltà: E
- Periodo consigliato: tutto l’anno (ma solo nei giorni di apertura del Parco)
L’ingresso del Parco Archeominerario di San Silvestro si raggiunge da Campiglia Marittima o dallo svincolo di San Vincenzo Sud della Via Aurelia. Dal posteggio (175 m), un viottolo sale alla biglietteria e al Museo.
Nella prima parte della camminata si seguono i cartelli della Via del Temperino. Si segue una strada sterrata in salita, si piega a sinistra per un viottolo, e lo si segue a saliscendi toccando una cisterna e altri edifici. Da un pendio di scorie rossastre si scende a una strada sterrata, si traversa un vallone e si sale agli edifici del Pozzo Earle (212 m, 0.15 ore).
Si continua seguendo i cartelli della Via delle Ferruzze, che sale nella macchia, piega a sinistra e si affaccia sull’impressionante Cava dell’Ortaccio, utilizzata già al tempo degli Etruschi. Si sale a svolte fino a una polveriera in abbandono e a un crinale, e a un bivio (310 m) si lascia a destra una deviazione per la Buca dell’Aquila.
Il viottolo traversa un ampio vallone, poi gira un secondo crinale in vista del Mar Tirreno, delle cave ancora in uso e della Rocca San Silvestro. Si scende toccando i pozzi delle Ferruzze e la Galleria Collins inferiore, poi delle svolte portano al capolinea del trenino minerario (222 m, 0.45 ore) utilizzato da molti visitatori.
Si riparte seguendo i cartelli della Via dei Lanzi, e lasciando in basso a sinistra un piazzale e le strutture delle Laverie. Il sentiero traversa un bosco, supera una gradinata, e sale in diagonale fino a un bivio e a un ponte metallico (280 m) proprio di fronte alla Rocca di San Silvestro, che può essere visitata solo negli orari previsti.
Si torna all’ultimo bivio, si va a sinistra, e si raggiungono la Villa Lanzi (oggi museo) e il Palazzo Gowett, oggi adibito a ostello. La Via dei Lanzi prosegue a mezza costa, tocca il Piano Inclinato Inglese, e torna al percorso di andata e al piazzale delle Laverie (210 m, 0.30 ore).
Si riparte sulla strada asfaltata in discesa, e al primo bivio si piega a sinistra (cartello) per imboccare la strada di Quota 212, che traversa una grande cava che è stata messa in sicurezza e consolidata, e prosegue aggirando un crinale. Si traversa un vallone passando sopra a un muraglione, poi si raggiungono le Case Sant’Antonio. Al bivio successivo si va a destra, si scende passando sotto al Pozzo Earle, si tralascia la Via del Temperino e si scende direttamente al posteggio (0.45 ore).
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