Uno dei tratti più piacevoli della Via Francigena nella Tuscia conduce da San Lorenzo Nuovo, fondata nel 1774 e sorvegliata dall’omonima chiesa neoclassica, fino al suggestivo borgo medievale di Bolsena, inconfondibile da lontano grazie alle torri della Rocca Monaldeschi.

Il percorso inizia con pochi minuti accanto alla Via Cassia, e prosegue per un bel sentiero tra querce e massi. Si continua per strade sterrate e carrarecce, con comodi saliscendi e qualche breve strappo faticoso in salita. Un ultimo tratto in piano, in vista del Lago e tra case coloniche trasformate in agriturismi, e una ripida discesa finale conducono al centro di Bolsena e al Lago.

Il percorso descritto è la prima parte della tappa n. 38 della Francigena, che inizia da Acquapendente e che in tutto misura 13 chilometri. La segnaletica, abbondante nella prima parte, diventa più rada dopo l’ingresso nel territorio di Bolsena, ma resta comunque sufficiente. I bus COTRAL (www.cotralspa.it) che collegano i punti di partenza e di arrivo consentono di percorrere comodamente

Come gran parte delle tappe della Francigena, si tratta di un percorso bellissimo in primavera e in autunno, e molto caldo in estate, quando però arriva la maggior parte dei camminatori.        

  • Dislivello: 110 m in salita, 290 m in discesa
  • Sviluppo: 12 km
  • Tempo: 3.45 ore (sola andata)
  • Difficoltà: E

Periodo consigliato: tutto l’anno, consigliati la primavera e l’autunno

Bolsena o San Lorenzo Nuovo si raggiungono da Viterbo o da Siena lungo la statale 2 Cassia. Se si arriva da Roma conviene utilizzare il casello di Orte della A1 e il raccordo Terni-Viterbo. Frequenti bus del COTRAL collegano i punti di partenza e di arrivo.

Dalla piazza di San Lorenzo Nuovo (493 m) si segue in discesa la Via Cassia verso Roma, in vista del Lago di Bolsena. Dopo 200 metri, accanto a un cartello e a un cippo, si piega a sinistra per una stradina pedonale.

Si sbuca sull’asfalto, si sale per via Prada, e poi si imbocca un bel sentiero che scende dolcemente a mezza costa, tra massi di roccia vulcanica e querce. Ci si abbassa con quattro tornanti, si risale, poi si costeggia un prato e si scende ancora per una carrareccia nel bosco, che si innesta (419 m, 0.45 ore) su un tracciato più ampio a pochi metri dalla via Cassia.

Si va a sinistra per l’ampia strada sterrata, che sale a mezza costa, e poi scende leggermente raggiungendo una targa che ricorda il passaggio nel 1506 delle prime Guardie Svizzere dirette a Roma, e poi un bivio (443 m) con un grande monumento circolare. Poco oltre è il cancello dell’agriturismo Pomele. Si continua sull’asfalto costeggiando un uliveto, oltre il quale ricompare il Lago, poi una ripida salita asfaltata porta a una svolta a destra all’ingresso di una cava (410 m, 0.45 ore).

Si scende, si aggira un larghissimo crinale, si entra in Comune di Bolsena (lo annuncia una targa in inglese), e si continua per una strada sterrata tra i prati, ai piedi dei boschi del Monte Landro. Una discesa verso destra porta all’Agrirelais Il Poderaccio e poi a un bivio (376 m, 0.45 ore) che precede delle pale eoliche e dei pannelli solari.

Si va a sinistra per una stradina che compie delle svolte, scende a traversare un vallone, e prosegue a saliscendi fino all’Agriturismo Borgo Podernovo. A un nuovo bivio (367 m) si sale a sinistra, si aggira l’Agriturismo, e si scende a un bivio in un vallone. Un bel viottolo risale, scende ancora, costeggia un rudere romano e scende a un bivio con cartelli, fontanella e panchina (376 m, 0.30 ore).

Si riparte ancora una volta in salita, si lascia a sinistra l’Azienda Agricola Citerno e si continua su una strada sterrata che costeggia ville e altri agriturismi, e da cui appaiono il Lago e poi anche il centro medievale di Bolsena. Una discesa sull’asfalto porta a una cappella e poi alla larga Statale Orvietana. La si segue senza pericoli, si passa a sinistra in un posteggio asfaltato (Largo Tamburini), si continua accanto a una fontana e si raggiunge una chiesetta in abbandono.

Una discesa attraverso il Quartiere Castello porta ad attraversare la statale tra la Rocca Monaldeschi (oggi Museo) e la chiesa di San Salvatore. Si continua a scendere a sinistra, per le vie selciate del borgo. Un tratto più ripido lungo Via delle Piaggie porta a un voltone, a una svolta davanti a Palazzo del Drago e al centro di Bolsena (317 m, 1 ora).