Lo storico Stazzo di Caramanico, ben visibile dall’alto grazie al vicino recinto in cemento per il bestiame, è stato trasformato in rifugio dalla Sezione di Pescara del CAI, e dedicato al professor Marcello Di Marco, e può essere utilizzato da qualche anno come posto-tappa lungo il Cammino di Celestino, che tocca i luoghi legati a Pietro da Morrone e alla sua storia.
Questo semplice anello, che raggiunge il rifugio dalla strada della Maielletta, prosegue con una ripida salita verso la vetta e i ruderi del Blockhaus. E’ possibile prolungare l’escursione verso il Monte Cavallo e la Tavola dei Briganti. Al ritorno si seguono la strada asfaltata chiusa al traffico motorizzato, e poi un viottolo sui prati.
Chi vuole utilizzare il per la notte rifugio deve contattare in anticipo il Centro informazioni del Parco di Caramanico Terme, 085.922343, 347.0367084 (solo messaggi Whatsapp), caramanico@parcomaiella.it
- Dislivello: 450 m
- Tempo: 3.15 ore a/r
- Difficoltà: E
- Periodo consigliato: da giugno a ottobre
Da Passo Lanciano (e quindi da Lettomanoppello o Pretoro), oppure da Roccamorice, si sale in auto al piazzale della Maielletta, dov’è l’hotel Mamma Rosa. Si prosegue a mezza costa e poi a tornanti in direzione del rifugio Pomilio. Una tabella sulla destra della strada (1820 m) indica l’inizio del sentiero, indicato dai segnavia T1, P e del Cammino di Celestino. Si può anche partire dal posteggio accanto al rifugio Pomilio, e scendere fin qui a sinistra della strada (0.15 ore).
Dal cartello il sentiero traversa il Prato della Maielletta, incrocia uno skilift, entra nel Parco Nazionale della Maiella e si affaccia su un canalone che scende verso il Fosso di Santo Spirito. Si continua con leggeri saliscendi, per prati cosparsi di massi calcarei e mughi, ai piedi del versante occidentale del Blockhaus.Il sentiero costeggia un’altra zona ripida, scende in un vallone erboso e raggiunge in breve il rifugio Di Marco (1741 m, 1 ora) e il muraglione dello Stazzo di Caramanico. Da destra arriva in questo punto la strada sterrata, utilizzata dal sentiero che sale da Decontra toccando la Piana Grande della Maielletta.
Si riparte in salita in direzione del Blockhaus, a sinistra del muraglione dello Stazzo. In questo tratto non esiste un sentiero, ma compaiono qua e là dei segnavia bianco-rossi. Dove il pendio diventa più ripido conviene obliquare a sinistra, e salire a un ripiano (1900 m circa) al margine della boscaglia di mughi, in vista dell’Orfento.
Si continua a salire costeggiando verso sinistra i mughi, per prati ripidi ma comodi, fino a raggiungere i sentiero che arriva dal rifugio Pomilio e dalla strada. Lo si segue verso destra, ci si alza in un valloncello, si tocca un masso a forma di tavola e si prosegue in piano, in vista dell’Orfento, fino al crinale (2074 m) al di là del Blockhaus. Verso destra, il frequentato sentiero di crinale proseguono verso la Tavola dei Briganti (1.30 ore a/r da questo punto) e poi del bivacco Fusco, del Monte Focalone e del Monte Amaro.
Per salire alla cima del Blockhaus, invece, dal cartello si piega a sinistra. Dopo poche decine di metri, dopo aver toccato un ometto di pietre e scavalcato il crinale, si devia a sinistra per un sentiero non segnato che si alza tra i mughi verso la larghissima sommità del Blockhaus.
Traversato un prato si raggiungono i resti del fortino (2140 m, 1.15 ore dal rifugio Di Marco), affiancato da una seconda costruzione più piccola. I mughi rendono difficile ammirare il panorama verso il Morrone e le vette più alte della Maiella.
Il sentiero, ora ben segnato, riprende a saliscendi, aggira una cisterna e sale a una croce sulla destra (2143 m). Si torna alla cisterna, e poi si scende tra i mughi fino a un altare e al termine della strada che sale dal rifugio Pomilio. La si segue per circa 1 km, si scende a sinistra per prati, si ritrova il tracciato e si costeggia la cima della Maielletta, raggiunta dagli impianti di risalita .
Un viottolo a sinistra porta al rifugio Pomilio (1892 m), chiuso da anni e circondato da grandi antenne. Si continua nel largo vallone che scende a sinistra del rifugio, si lasciano a destra senza raggiungerli due tornanti della strada e si torna al punto di partenza (1 ora).
Stefano Ardito Sentieri del Parco della Maiella, Idea Montagna 2022
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