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Roma Caput mundi, Roma ladrona, Roma capoccia. Anche senza cercare citazioni nei versi di Giuseppe Gioachino Belli e Trilussa, è facile scoprire che sull’Urbe, nei secoli, è stato detto di tutto. Ci hanno messo lo zampino il cinema, il dialetto, la cucina, lo sport. Ma a far arrabbiare gli italiani contro la città dei Sette Colli, dal 1870 in poi, è stata soprattutto la politica.     

La nostra passeggiata tra i palazzi del potere inizia da Piazza Venezia. Cuore e crocevia di Roma, la Piazza segna il confine tra la città rinascimentale e barocca, la Roma umbertina che ospita il Quirinale e il Viminale, e la grande area archeologica del Colosseo e dei Fori.

Sorvegliano Piazza Venezia due monumenti molto diversi tra loro, ma legati alla storia del Novecento. Il gigantesco Altare della Patria (o Vittoriano), la montagna di marmo che nasconde il Campidoglio, è stato costruito tra il 1885 e il 1911 per onorare re Vittorio Emanuele II.

Generazioni di romani lo hanno soprannominato impietosamente “la macchina da scrivere”. La scelta degli architetti Ferrari, Piacentini e Sacconi di usare il marmo di Botticino, presso Brescia, invece del travertino della vicina Tivoli, ha scatenato accese polemiche tra la Capitale e il Nord. Per far posto al monumento sono state abbattuti case e palazzetti medievali.

Il 4 novembre del 1921 è stato sepolto qui il Milite Ignoto, i resti di un caduto italiano della Grande Guerra di cui non si conosce il nome. La sua bara è stata portata a Roma in treno, e al suo passaggio hanno assistito milioni di persone. Da allora, il monumento è indicato anche come Vittoriano. Grazie a Carlo Azeglio Ciampi, presidente della Repubblica dal 1999 al 2006, il monumento è stato aperto al pubblico, e l’Altare della Patria si è riavvicinato alla vita dei romani.

L’austero Palazzo Venezia, costruito tra il 1455 e il 1467 per il cardinale veneziano Pietro Barbo, ha ospitato per secoli l’ambasciata della Serenissima presso lo Stato Pontificio. E’ diventato un palazzo del potere durante il Fascismo, quando Mussolini lo ha scelto come quartier generale. Il Duce lavorava nella Sala del Mappamondo, e pronunciava dal “fatidico” balcone i suoi discorsi, incluso l’annuncio della dichiarazione di guerra, il 10 giugno 1940, alla Gran Bretagna e alla Francia.

Da Piazza Venezia, la passeggiata tocca molti altri palazzi del potere attuale o recente. Sono i luoghi che milioni di italiani hanno imparato a riconoscere grazie a quotidiani e telegiornali. Si inizia con Palazzo Koch, sede della Banca d’Italia, e si prosegue con il Quirinale (nella foto), la reggia dei Papi, dei Savoia e oggi dei Presidenti della Repubblica Italiana, che si affaccia su uno straordinario panorama del Centro storico.

Come il Quirinale, anche Palazzo Chigi che ospita il Governo, Palazzo Madama (Senato), e il Palazzo di Montecitorio (Camera dei Deputati) dimostrano la capacità della Roma post-unitaria di insinuarsi nella città rinascimentale e barocca, e di riutilizzarne gli edifici. Un processo architettonico, certo, ma che è stato anche politico e culturale. 

Oltrepassato il Quirinale, la nostra passeggiata tocca le sedi dei principali organi dello Stato, dal Governo alla Camera e al Senato. E si concede delle soste dedicate alla memoria di fronte alla tomba di re Vittorio Emanuele II (nel Pantheon) e a Via Caetani, dov’è stato trovato il cadavere di Aldo Moro, assassinato dalle Brigate Rosse nel 1978. Prima di chiudere l’anello, si toccano le ex-sedi del PCI e della DC, in Via delle Botteghe Oscure e in Piazza del Gesù. Sic transit gloria mundi, dicevano i padri della Chiesa.

  • Dislivello: 70 m
  • Tempo: 2.30 ore
  • Difficoltà: T
  • Periodo consigliato: tutto l’anno, in estate non nelle ore più calde

Piazza Venezia (21 m), cuore geografico di Roma, si raggiunge con decine di bus ATAC, o con il tram 8. Di giorno la zona è chiusa alle auto private, ma posteggiare è quasi impossibile anche nei giorni festivi. Domina la Piazza, in buona parte occupata dal 2023 dal cantiere della stazione della Metro C, l’Altare della Patria, coronato dalla grande statua in bronzo di re Vittorio Emanuele II.

Per raggiungerlo si traversano delle strisce pedonali che terrorizzano molti turisti stranieri. Oltre la cancellata è la tomba del Milite Ignoto, presidiata da sentinelle in armi. A piedi si può salire verso le terrazze superiori. Un portale dà accesso alle enormi sale interne, che ospitano il Museo del Risorgimento e delle mostre temporanee. Dalle terrazze tra l’Altare della Patria e il Campidoglio si può salire in ascensore alla terrazza che corona il monumento, e che è uno splendido belvedere su Roma.

Il Vittoriano fa sembrare piccolo Palazzo Venezia. Il “fatidico balcone” da cui parlava Mussolini, affacciato su una trafficata fermata di bus, oggi ha ben poco di imponente. Il Museo di Palazzo Venezia, che si raggiunge da Via del Plebiscito, è una interessante raccolta d’arte rinascimentale e barocca. I luoghi legati alla storia del Fascismo si visitano solo in occasioni speciali.

Da Piazza Venezia si sale per Via IV Novembre, si passa davanti ai Mercati Traianei, e si aggira la rotatoria di Largo Magnanapoli e ci si affaccia su Via Nazionale, la prima grande arteria della Roma umbertina. Subito dopo, sulla destra, si alza il bianco e imponente Palazzo Koch, sede della Banca d’Italia. Costruito tra il 1886 e il 1892 in stile neorinascimentale, ha preso il nome dal progettista, l’architetto romano Gaetano Koch.

Traversata Via Nazionale, salendo per Via XXIV Maggio, si arriva alla Piazza del Quirinale (47 m, 1 ora), che ha al centro la imponente Fontana dei Dioscuri, un gruppo scultoreo romano che raffigura Castore e Polluce, ed è sovrastato da un obelisco egizio proveniente dal Mausoleo di Augusto.

Da est (destra arrivando) si affaccia sulla Piazza il Palazzo della Consulta, nato per accogliere il Tribunale dello Stato Pontificio, che ospita dal 1955 la Corte Costituzionale della Repubblica italiana. Sul lato opposto sono le settecentesche Scuderie del Quirinale, che ospitano delle mostre di grande interesse.

Il Palazzo del Quirinale, edificato a partire dal 1573 da Martino Longhi il Vecchio, ha visto intervenire negli anni gli architetti Fontana, Ponzio, Maderno e Bernini. E’ un edificio gigantesco, che ha ospitato dal tardo Cinquecento i Papi, e dal 1871 i re d’Italia. Dal 1946 è la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica.

Le sale, i corridoi, le cappelle e le opere d’arte farebbero del Quirinale uno straordinario museo, ma il complesso non è aperto al pubblico. Sbirciando dalle porte d’accesso si possono vedere i celebri corazzieri. Il 2 giugno, Festa della Repubblica, i Giardini del Quirinale vengono aperti ai visitatori, e accolgono fino a 20.000 persone.

Traversata via XX Settembre, ci si affaccia sul “Giardino del Kaiser”, inaugurato nel 1888 alla presenza dell’imperatore tedesco, che ospita la statua di re Carlo Alberto di Savoia. Si continua per via XX Settembre, costeggiando il Quirinale e poi il Ministero della Difesa e l’Ambasciata dell’India.

Si scende a sinistra per Via delle Quattro Fontane fino al Palazzo Barberini, seicentesca residenza di una delle più importanti famiglie di Roma, che oggi ospita il Museo Nazionale d’Arte Antica. Per decenni, nonostante i tentativi di sfratto, ha resistito nel complesso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate. Un esempio dell’occupazione degli spazi cittadini da parte dello Stato.

Lasciata a sinistra la stretta e rettilinea Via Rasella, teatro il 23 marzo 1944 di un attentato della Resistenza che ha ucciso 35 militari delle SS, in prevalenza altoatesini. Si piega a sinistra per Via del Tritone, si passa davanti al palazzo de Il Messaggero, nato tra il 1910 e il 1915 come albergo, e che ospita da un secolo il quotidiano romano per eccellenza.

Si continua senza lasciarsi tentare da due meraviglie famose come Piazza di Spagna a destra e la Fontana di Trevi a sinistra, che possono essere toccate con delle brevi deviazioni. Dopo aver traversato Via del Corso, si arriva a Piazza Colonna (18 m) e al cinquecentesco Palazzo Chigi, che prima della Presidenza del Consiglio ha ospitato varie ambasciate e poi il Ministero degli Esteri.

Di fronte sono la Colonna di Marco Aurelio, eretta tra il 176 e il 192 dopo Cristo, e il Palazzo Wedekind, storica sede del quotidiano Il Tempo, con il suo porticato formato dalle colonne etrusche di Veio. Alle sue spalle si apre la Piazza di Montecitorio, con il palazzo, progettato nel 1653 dal Bernini, che ospita dal 1918 la Camera dei Deputati.

Mentre Palazzo Chigi è chiuso al pubblico, la Camera può essere visitata la domenica mattina. Si può anche assistere alle sedute dalla tribuna del pubblico, ricordando che gli uomini in queste occasioni devono indossare giacca e cravatta. 

Si continua per Via Uffici del Vicario, si gira a sinistra per Via della Maddalena, e si raggiunge il Pantheon, tempio romano trasformato in chiesa cristiana, che ospita le tombe del pittore Raffaello Sanzio e dei due primi re d’Italia, Vittorio Emanuele II e Umberto I. Per questo motivo anche il Pantheon, che da qualche anno si visita a pagamento, fa parte del circuito dei luoghi del potere di Roma.

Via Giustiniani porta al retro di Palazzo Madama, che ospita il Senato. L’edificio, sorto nel Cinquecento, è appartenuto a lungo ai Medici. La “Madama” è Margherita d’Austria, che vi si stabilì nel 1538. Più tardi ha ospitato la polizia dello Stato Pontificio. Per questo, il corpo viene spesso definito “Madama”.

Si riparte per Corso Rinascimento (a pochi metri c’è Piazza Navona), si va a sinistra per Corso Vittorio Emanuele II, si piega a destra su Largo di Torre Argentina passando davanti al Teatro. Poi, seguendo i binari del tram, si imbocca Via delle Botteghe Oscure e si piega a destra per Via Caetani. Al suo termine, un memoriale ricorda il punto dove, il 9 maggio del 1978, le Brigate Rosse fecero trovare il cadavere di Aldo Moro, rapito due mesi prima in Via Fani.

Tornati su Via delle Botteghe Oscure, si va a destra fino al palazzo che ha ospitato dal 1946 al 2013 la sede del Partito Comunista Italiano. Oggi appartiene all’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, e il pianterreno ospita un supermarket.

Per Via d’Aracoeli si arriva a Piazza del Gesù, dove il Palazzo Cenci-Bolognetti ha ospitato per decenni la Democrazia Cristiana. Verso destra, per Via del Plebiscito, si torna a Piazza Venezia (1.30 ore). Si affaccia su questa strada Palazzo Grazioli, a lungo residenza di Silvio Berlusconi quando era Presidente del Consiglio e leader di Forza Italia. Al contrario della DC e del PCI, questo partito c’è ancora.  

Stefano Ardito Passeggiate ed escursioni a Roma e dintorni, Newton Compton, Roma 2020