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Costruito prima del Mille in una grotta circondata da una fitta faggeta, il suggestivo Eremo di Santa Maria del Caùto è stato a lungo conteso tra gli ordini monastici dell’Abruzzo medievale, viene raggiunto da una colorata processione l’ultimo sabato di maggio e conserva sulla parete di fondo dei suggestivi affreschi che narrano la vita di Santa Caterina di Alessandria.

Il sentiero che lo raggiunge dal Piano Sacramento è spettacolare e ripido, supera nella parte iniziale le rampe rocciose delle Scalelle, e poi lascia a destra il suggestivo tunnel naturale del Pertuso, traversato dal sentiero che sale verso il Monte Crepacuore. Siamo nella Riserva naturale di Zompo lo Schioppo, ma la salita all’Eremo è interessante anche quando l’acqua della grande cascata si è esaurita. Consigliamo di verificare in anticipo, contattando la Riserva, se l’Eremo è aperto oppure no.      

  • Dislivello: 520 m
  • Tempo: 2.45 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: da maggio a ottobre

Da Morino, a poca distanza dalla superstrada e dalla vecchia statale della Val Roveto si segue la strada di fondovalle che traversa l’abitato di La Grancia e raggiunge una piccola centrale dell’ENEL. Al primo bivio ci si tiene a destra, seguendo le indicazioni per Piano Sacramento e il ristorante La Mandra, e lasciando a sinistra la strada per il campeggio della Riserva e la Fossa. Una ripida rampa asfaltata porta a un laghetto dell’ENEL oltre il quale la strada diventa sterrata. Dei saliscendi in vista di Zompo lo Schioppo portano al posteggio di Piano Sacramento (660 m, 4 km dal paese), prima del quale è la deviazione per il ristorante.

Un cartello indica un evidente sentiero che entra nel bosco, sale con alcuni tornanti, poi entra in un ripido vallone sassoso e lo risale superando le rampe delle Scalelle, in parte scavate nella roccia. Traversato il fondovalle si affronta una ripida e faticosa rampa, si rientra nella faggeta e si continua con percorso più comodo fino alla base di un’alta parete di roccia, al disopra dei grandi salti da cui sgorga la cascata.

Il sentiero costeggia alla base la parete, tocca dei grandi massi e raggiunge un bivio indicato da cartelli. Verso destra, con pochi passi, ci si inoltra nel tunnel naturale del Pertuso (o del Caùto, che significa “scavato”), oltre il quale il sentiero sale verso il Monte Crepacuore, sul lontano crinale dei Monti Ernici.

Il sentiero prosegue a mezza costa in una ripida faggeta, gira uno sperone e raggiunge l’Eremo di Santa Maria del Caùto (1173 m, 1.30 ore), con i suoi affreschi dedicati a Santa Caterina d’Alessandria. La discesa per lo stesso itinerario richiede 1.15 ore. Prima di tornare alla strada conviene deviare a sinistra fino alla base di Zompo lo Schioppo (0.15 ore in più).