Il Sentiero delle Odle, Adolf Munkel Weg in tedesco, è stato tracciato nei primi anni del Novecento e conserva intatto il suo fascino anche oggi. I panorami, i boschi e le accoglienti malghe-rifugio fanno di questo itinerario, da oltre un secolo, una grande classica dell’escursionismo dolomitico.Siamo in Val di Funes, una delle più tranquille delle Dolomiti altoatesine, che offre paesaggi e atmosfere ben diversi da quelli della vicina Val Gardena. Qui, come ha raccontato spesso nei suoi libri, è cresciuto e ha scoperto la montagna Reinhold Messner.
In autunno, anche se la prima neve imbianca presto le pareti Nord della Furchetta e del Sass Rigais (nella foto), le vette più alte del massiccio, il Sentiero resta percorribile a lungo, ed è impreziosito dal giallo intenso dei larici. L’anello che, da Malga Zannes, tocca le malghe Glatsch, Gschnagenhardt e Geisler è breve e alla portata di tutti. Chi cerca un percorso più lungo, dalla Forcella del Pradel, può proseguire verso il rifugio Brogles, altro meraviglioso belvedere. La lunghezza e i saliscendi rendono la seconda soluzione nettamente più faticosa della prima.
- Dislivello: da 340 a 560 metri
- Tempo: da 3 a 5 ore a/r
- Difficoltà: E
- Periodo consigliato: da giugno a ottobre
Da San Pietro (Sankt Peter) Santa Maddalena (Sankta Magdalena) si segue la strada della Val di Funes fino ai vasti posteggi a pagamento (1680 m) che precedono la Malga Zannes (Zanser Alm) e l’Hotel Sass Rigais. Si può anche arrivare in bus, ma in bassa stagione attenzione agli orari.
Dal posteggio si segue a piedi una strada forestale, indicata dai segnavia 33, che sale in un vallone circondato dal bosco. Tenendosi a destra a un bivio si sale al terrazzo erboso dov’è il rifugio Malga Glatsch (1902 m, 0.45 ore). Le vette delle Odle, e in particolare la Furchetta, appaiono in tutta la loro imponenza.
Si riparte per un viottolo segnato che sale sui prati e poi nel bosco, e raggiunge il Sentiero delle Odle (1993 m, 0.15 ore) accanto a una croce di legno. Lo si segue a saliscendi verso destra (il segnavia ora è il 35) in un suggestivo bosco di larici dominato dalle pareti della Furchetta e del Sass Rigais.
Raggiunta la Forcella del Pradel (2015 m), si piega a destra in discesa fino al panoramico e assolato pianoro dove sorgono la Malga Gschnagenhardt (1996 m), con servizio di bar-ristorante, e la Malga Geisler (1985 m, 0.45 ore), entrambe le strutture sono spesso aperte anche d’autunno e d’inverno.
Chi vuole un percorso più lungo, dalla Forcella del Pradel, può proseguire sul Sentiero delle Odle che scende per ghiaie, rientra nel bosco, tocca la Fontana Bianca (Weissbrunn, 1860 m) e si lascia a sinistra i tracciati che salgono a Forcella di Mesdì e Forcella Pana. Sbucati (1899 m) sul sentiero che sale da Rannui a Malga Brogles, si può proseguire fino al rifugio Malga Brogles (Brogles Hütte, 2045 m, 2 ore a/r), altro belvedere sulla catena delle Odle.
Per tornare al punto di partenza, dalle malghe Gschnagenhardt e Geisler, si riparte sulla strada sterrata (segnavia 34) che rientra in discesa nel bosco e si abbassa a tornanti. Si lascia a destra la Malga Düssler, si sbuca su una strada sterrata a mezza costa (1630 m), e la si segue a destra fino a tornare a Malga Zannes (1.15 ore).
Stefano Ardito Passeggiate ed escursioni sulle Dolomiti, Newton Compton 2021,
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