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DA CAMPO IMPERATORE AL PIZZO D’INTERMESOLI (GRAN SASSO)

DA CAMPO IMPERATORE AL PIZZO D’INTERMESOLI (GRAN SASSO)

Il Pizzo d’Intermèsoli, la vetta più alta del Gran Sasso fuori dai due Corni, domina la Val Maone con i pilastri della parete Est, percorsi da vie di arrampicata impegnative. La via normale utilizza invece un pendio faticoso e monotono, dove occorre fare attenzione a non far cadere pietre. Oltre alla quota e all’isolamento della cima, emozionano l’ambiente solitario, i panorami, e i camosci che si lasciano vedere intorno alla cima.

DA FONTE VETICA AL MONTE CAMICIA (GRAN SASSO)

DA FONTE VETICA AL MONTE CAMICIA (GRAN SASSO)

Noto tra gli alpinisti per la sua parete Nord, il Monte Camicia si raggiunge senza difficoltà per il sentiero che inizia dalla pineta di Fonte Vetica, su Campo Imperatore. Il percorso, a tratti monotono, è reso emozionante dalle stelle alpine della Sella di Fonte Fredda, dai camosci, e dalla cresta dove ci si affaccia (attenzione!) sul grande vuoto della Nord. Dalla cresta che sale al Tremoggia si scopre il Dente del Lupo, un torrione di roccia friabile che offre uno degli ostacoli più arcigni ai collezionisti dei 2000 appenninici.

IL RIFUGIO PANEPUCCI E IL MONTE SAN FRANCO (GRAN SASSO)

IL RIFUGIO PANEPUCCI E IL MONTE SAN FRANCO (GRAN SASSO)

Una vetta frequentata e con un panorama inconsueto, un itinerario con un dislivello contenuto e che si svolge per la prima parte tra i faggi. A questi tradizionali motivi per salire al Monte San Franco si aggiungono la recente sistemazione e l’apertura nei weekend del rifugio che ricorda Antonella Panepucci Alessandri. La cresta dei Coppi, anche se elementare, offre un percorso divertente.