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itinerari

IL SENTIERO DEI MINATORI DI LETTOMANOPPELLO

IL SENTIERO DEI MINATORI DI LETTOMANOPPELLO

Il borgo di Lettomanoppello, noto per l’abilità dei suoi scalpellini, ha visto tra l’Otto e il Novecento lo sfruttamento delle miniere di bitume della valle del Lavino, al confine con Abbateggio e Roccamorice. Il Sentiero dei Minatori, inaugurato nel 2021 e inserito...

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CON LE CIASPOLE AI PANTANI DI ACCUMOLI (MONTI SIBILLINI, UMBRIA E LAZIO)

CON LE CIASPOLE AI PANTANI DI ACCUMOLI (MONTI SIBILLINI, UMBRIA E LAZIO)

La conca dei Pantani, in territorio di Accumoli, è una classica meta in tutte le stagioni, e si raggiunge d’inverno con gli sci da fondo-escursionismo o le ciaspole. Un itinerario più lungo e ripido sale dai ruderi della chiesa della Madonna delle Coste e dall’agriturismo Alta Montagna Bio, nei pressi di Accumoli. Uno sciagurato progetto della Regione Lazio prevede la costruzione di un rifugio-albergo nei pressi dei Pantani.

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DA FORCA DI VALLE AL RIFUGIO ORAZIO DELFICO

DA FORCA DI VALLE AL RIFUGIO ORAZIO DELFICO

Il piccolo rifugio Orazio Delfico, dedicato al primo esploratore (nel 1794) del versante teramano del Gran Sasso, offre uno straordinario panorama sul Paretone del Corno Grande, e si raggiunge con una piacevole escursione da Forca di Valle. Il rifugio, utilizzato in passato dai pastori, è stato ottimamente restaurato dai soci del CAI di Isola del Gran Sasso. Il sentiero, grazie all’esposizione e alla quota, è percorribile per gran parte dell’anno.

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DAL COL RAISER AL PIZ DULEDA (PARCO PUEZ-ODLE, ALTO ADIGE)

DAL COL RAISER AL PIZ DULEDA (PARCO PUEZ-ODLE, ALTO ADIGE)

A est delle Odle, accanto all’Alta Via numero Due, la snella vetta del Piz Duleda offre un vastissimo panorama. L’ampio versante che digrada verso Forcella Nives è percorso da un sentiero elementare. La Ferrata Nives, che sale alla Forcella dalla Val dla Roa, è in realtà un breve e facile sentiero attrezzato, con un solo passaggio esposto. Per evitarlo si può seguire anche in salita il percorso descritto in discesa.

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DA CASAMAINA AL MONTE LE QUARTORA E AL LAGHETTO (MONTI DI CAMPO FELICE, ABRUZZO)

DA CASAMAINA AL MONTE LE QUARTORA E AL LAGHETTO (MONTI DI CAMPO FELICE, ABRUZZO)

Il panoramico Monte le Quartora, 1783 metri, viene spesso raggiunto per il lungo e monotono sentiero che sale da Roio, e quindi dall’Aquila. Un percorso più comodo e vario, che ho inserito nell’Alta Via dei Due Parchi descritta a luglio in una mappa allegata a Meridiani Montagne, inizia da Casamaina, frazione di Lucoli sulla via di Campo Felice. L’itinerario non è segnato ma è sempre facile da seguire. Si può proseguire verso i Monti di Bagno.

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DA CAMPO IMPERATORE AL PIZZO D’INTERMESOLI

DA CAMPO IMPERATORE AL PIZZO D’INTERMESOLI

Il Pizzo d’Intermèsoli, la vetta più alta del Gran Sasso fuori dai due Corni, domina la Val Maone con i pilastri della parete Est, percorsi da vie di arrampicata impegnative. La via normale utilizza invece un pendio faticoso e monotono, dove occorre fare attenzione a non far cadere pietre. Oltre alla quota e all’isolamento della cima, emozionano l’ambiente solitario, i panorami, e i camosci che si lasciano vedere intorno alla cima.

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DA PIAN DE’ VALLI ALLE CRESTE DEL TERMINILLO (MONTI REATINI, LAZIO)

DA PIAN DE’ VALLI ALLE CRESTE DEL TERMINILLO (MONTI REATINI, LAZIO)

Uno spettacolare anello per scoprire i due volti del Terminillo, e per convincersi dell’importanza della sua tutela. Dalla zona residenziale di Pian de’ Valli e dalle piste da sci si traversano pascoli e faggete, poi si scavalcano quattro vette oltre i 2000 metri di quota, con i loro magnifici panorami. Le rocce dei Sassetelli sono un po’ esposte ma elementari. Il rifugio Rinaldi è spesso aperto in estate.

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DA OVINDOLI ALLA SERRA DI CELANO

DA OVINDOLI ALLA SERRA DI CELANO

La Serra di Celano, una cima elegante da qualunque lato la si osservi, culmina a 1923 metri di quota, è una delle cime più amate dell’Appennino centrale e viene salita in tutte le stagioni. D’inverno il percorso fino alla base delle rocce non presenta difficoltà e con buona neve può essere seguito con le ciaspole. Sulla cresta finale, ripida nel tratto iniziale, sono necessari la piccozza e i ramponi. Il nuovo sentiero segnato è più piacevole della vecchia e scomoda salita in diagonale.

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